26 Luglio 2020 - Categoria: eventi luttuosi, memoria e storia, narrativa

“Da quando Panti non c’è, non dormo più” di Sarah Savioli

Da quando il Panti non c’è, non dormo più.
Per quanto sia stanca, fatico a prendere sonno e, anche quando ci riesco, dopo poco mi sveglio.
Poi mi giro e mi rigiro mille volte finendo per crollare solo quando comincia a filtrare la prima luce del mattino e si è fatta ormai l’ora di tirarsi su.
Quattordici anni di sere nelle quali mi addormentavo con il gattone addosso. Ora lui non c’è, io aspetto, ma non sento più il balzello sul letto che segnalava che la giornata era finita, gli occhi si potevano chiudere e i pensieri erano liberi di scivolare via. Il Panti mi aveva addestrato bene…
In più, in quelle occasioni nelle quali l’astuccio sfasciato nel quale mi trovo funzionava particolarmente male, lui sapeva posarsi con delicatezza vicino al mio fianco indolenzito o sui miei piedi per cullarmi con la sua ninnananna di fusa e tepore, restando fermo, vicino e vigile anche per tutta la notte.
Ho provato a mettermi sui piedi una coperta, un pelouche, a imbrogliarmi da sola, ma niente. Mi pare pure di vederlo che mi guarda con il solito muso suo.
“Aò, mo’ nun te credere che sia così facile rimpiazza’ un Panti… vecchiare’, ce mettevo della professionalità seria e dell’esperienza pluriennale per prendermi cura di te e degli acciacchi tuoi.”

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26 Luglio 2020 - Categoria: eventi culturali

“Dai collegi medievali alle residenze universitarie” Memorie di convegni di Angelino Tedde

Presso i saloni dell’ERSU, l’Ente Regionale Sardo Universitario, nel complesso edilizio di Cortesantamaria si è svolto, ottobre 2011, un convegno, promosso dal CISUI, dall’ERSU sotto il patrocinio della Regione Sardegna. Un valido convegno di studi al quale sono intervenuti alcuni tra i più noti studiosi di Storia dell’Università medievale e moderna con l’obiettivo di mettere a fuoco le problematiche abitative degli studenti fuori sede che studiarono in epoca medievale, moderna e contemporanea nelle più celebri università italiane tra le quali Padova, Pavia, Roma, Messina, Bologna, Napoli, Torino, Cagliari, Milano, Udine, Sassari Siena.

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22 Luglio 2020 - Categoria: letteratura sarda

“La memoria dell’Alma Mater” di Gian Paolo Brizzi. Recensione a cura di Angelino Tedde

Gian Paolo Brizzi, La memoria dell’università. Archivi per la storia dell’Alma Mater Studiorum, Clueb, Bologna 2020, pp. 680

Il professore emerito di Storia Moderna dell’Università di Bologna nei cinque anni da che è andato in pensione ufficialmente, di fatto, non è vissuto di certo come un normale pensionato dandosi  allo svago e finalmente al riposo, ma ha lavorato intensamente senza sosta senza conoscere un giorno di svago, e visto che siamo buoni amici, l’ho benevolmente richiamato al riposo, alla quiete,  senza successo.

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18 Luglio 2020 - Categoria: versi in italiano

“Tzaramonte!” di Mons. Pietro Meloni già vescovo di Tempio Ampurias e di Nuoro

Chiesa San Matteo al Monte ChCo
Foto A.T.

Monte chiaro e lucente
e grazioso borgo dell’Anglona
germogliato all’ombra del castello
icona della nobiltà dei Doria
e della dignità della tua gente
sempre in cammino verso nuove mete
di civiltà, cultura ed accoglienza

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16 Luglio 2020 - Categoria: narrativa

“Il Sensale” di Alfredo Crispo

Quella del 23 Novembre 1958, non fu una Domenica santificata da Don Luigi Rinziello, il sensale di Montecaprino; il paese a dispetto di una superficie territoriale vastissima era composto da poche migliaia di anime, e come accade in quelle comunità, i fatti, ed anche i segreti degli abitanti erano di dominio pubblico.

L’inatteso invito a pranzo da parte di Domenico Barone, apriva quindi la mente raffinata di Don Luigi a due ipotesi entrambe allettanti: la prima erano le succulente braciole di cavallo della padrona di casa, la seconda e sicuramente più importante e complicata era quella di accasare Vicienzo, il figlio scapolo del proprietario terriero.

Il Don che differenziava Luigi da Domenico in questo caso non era dovuto ad una differenza di classe, è vero che il “trattamento di Dominus” nel meridione di allora era privilegio dei galantuomini, ma Luigi in 30 anni di mediazioni matrimoniali se lo era conquistato non solo per l’acume nel combinare matrimoni felici e durevoli, ma anche per la capacità di relazionarsi alla pari con le varie classi sociali che avevano fatto ricorso alla sua professione.

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14 Luglio 2020 - Categoria: narrativa, Sarah Savioli

“Ma certo, hai ragione, teniamolo!” di Sarah Savioli

“Mimi, guarda che bella pigna! Era in fondo allo zainetto del centro estivo dell’anno scorso. L’appoggio qua un attimo”
Di fianco ai libri di Geronimo Stilton, a quello grosso sui dinosauri e a quelli dei compiti estivi.
A sinistra dei quaderni, poco più in là delle mascherine da lavare, delle chiavi dell’auto di mio marito e della scatola del cellulare con dentro la garanzia.
Fra il calendario con scritti gli impegni principali di tutti, che gli altri sono sparsi in fogliettini e fogliettini dei fogliettini, tutti comunque qua sopra.

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10 Luglio 2020 - Categoria: storia

Donna Lucia Tedde: gli spirituali parenti di comparatico di Chiaramonti e dintorni – ultima parte di Angelino Tedde, Andreina Cascioni, Giovanni Soro.

Ne deriva che in totale le famiglie legate a Donna Lucia in parentela spirituale negli anni esaminati furono trenta. Una percentuale abbastanza limitata visti i circa 1.187 battezzati dei singoli fogli durante la sua esistenza. Osserviamo che la maggior parte delle trenta famiglie dei battezzati e delle cresimate sono chiaramontesi, salvo qualcuna, proveniente da fuori. Dei nobili o señores contiamo dieci laici, Franciscu Pilu, (1), Bernardinu Pes Sardu (1), Señor Juanne Maria Sata de Othiery (3), Juanne Maria Sata Siny de Othieri (1), Andria Satta (1), Martine Ispensatellu (1), Lusoriu Andrea Busel de Valencia de Po piemontese (1), Antoni Tanca (1). Tra i vicari e i curati ne contiamo diciasette, rev. Franciscu de Melas (2), rev. Nicolau Mossa vicariu (3), rev. Matheu Are cura (1), rev. Nicolau Seque cura postea vicariu (2), rev. Antony Cossu (1), rev. Gasparru Marras de sa villa de Martis (1), rev. Matheu Aranzanu, vicariu (3), rev. Leonardu Murgia (1), rev. Mighely Anghelu Cabanna de sa villa de Laerru (1), rev. Thomas Pirinu cura (1).

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8 Luglio 2020 - Categoria: letteratura sarda

Mons. Salvatore Isgrò (1930-2004): la vita di un vescovo  per l’edificazione della Chiesa di Mons. Pietro Meloni già vescovo di Nuoro.

Il tempo liturgico della Pasqua Gesù Risorto ha bussato alla porta del suo “buon pastore” Mons. Salvatore Isgrò e lo ha chiamato a celebrare la Pasqua di Risurrezione nella liturgia del cielo. Un’ombra di tristezza è nel cuore dei sacerdoti e dei fedeli della Chiesa di Sassari e della Sardegna. Le lacrime sono il segno dell’affetto e della riconoscenza verso il vescovo e padre che ha guidato i suoi figli nelle vie della fede e della carità. La luce del Risorto trasfigura oggi il dolore accendendo la speranza della vita: “se crediamo che Gesù è morto ed è risuscitato, noi sentiamo che Dio condurrà con Gesù quelli che sono morti in lui” (1 Tessalonicesi 4,14).

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