La Brigata Sassari di Paolo Antolini
Fanteria – 151° e 152° reggimento, brigata Sassari.
“Sa vida pro sa Patria”
Movimenti della Brigata Sassari, 151° e 152° reggimento fanteria, sui fronti di guerra.
BIBLIOGRAFIA
Riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-18: vol. IV, Brigate di fanteria Ministero della Guerra, Stato Maggiore del R. Esercito, Ufficio Storico 1926 Roma Provveditorato generale dello Stato
E’ tra le Brigate più decorate della Grande Guerra; come ricompensa per il valore e l’eroismo dei suoi fanti alle Bandiere furono concesse 2 Medaglie d’Oro per ciascun reggimento, ebbe 4 citazioni speciali sui bollettini del Comando Supremo, alle fanfare dei reggimenti il Re, motu proprio, concesse le drappelle Reali (scudo sabaudo e stemma di Sardegna), durante la ritirata sul Piave la Brigata venne citata dal Comandante della retroguardia, Tenente Generale Di Giorgio, all’ammirazione della Nazione e dell’Esercito per l’abnegazione e l’eroico contegno tenuto. Ufficiali e soldati della Brigata furono decorati con 9 Medaglie d’Oro, 286 Medaglie d’Argento, 417 Medaglie di Bronzo. Altri 6 ufficiali ricevettero l’Ordine Militare di Savoia. Le perdite furono in proporzione: 12923 uomini tra morti, feriti e dispersi; poiché una Brigata inquadra circa 6000 soldati, la Sassari fu “ricostituita” due volte e, per farlo, si dovette ricorrere anche al trasferimento dei sardi che militavano in altri reggimenti. Gli austriaci impararono ben presto a temere i fanti dalle mostrine bianche e rosse, che prima di ogni assalto cantavano l’inno di guerra della Brigata (” Dimonios”) sventolando un fazzoletto con eguali colori. I sardi non facevano prigionieri.