11 Giugno 2024 - Categoria: cultura

“La grammatiga in sassaresu “di Mario Lucio Marras e Salvatore Taras

Oggi ischuminzemmu a fabiddà di cumenti ischribì lu sassaresu, chena vurè fa li masthri di nisciunu. Prisintemmu una parthi di chissi chi so li pruposthi fatti da pueti, ischrittori e isthudiosi in tant’anni. Si podarà vidè chi no è un arghumentu fazziri e chi no tutti so di la mattessi idea. Cosa chi no suzzedi candu lu fabiddemmu, acchì tutti lu femmu in lu mattessi modu (guasi tutti, a dì la viriddai: caschunu, pa’ fa un esempiu,  dizi “faziu, diziu, iscìu”, inveci di “fazia, dizia, iscìa”, chi è lu modu giusthu pa’ la primma passona di l’imperfetto).
Salvator Ruiu, saristhia a dì Agniru Canu, ha trattaddu la chisthioni di lu sassaresu ischrittu già cand’ha pubbricaddu “Sassari veccia e noba”, 1957. Ma abia dischussu cun Battista Ardau Cannas,  Barore Diego Sassu  e Gildo Motroni in li pagini di La Nuova Sardegna in l’ulthimi mesi di lu  1948, a fozza di puisii beddi pebarosi, sia l’unu chi l’althri. Dizia Agniru Canu: “…feci del mio meglio per scrivere secondo la viva e reale pronuncia, senza preoccupazioni etimologiche e letterarie…sentivo già una forte ripugnanza per l’eccessivo e non controllato raddoppiamento delle consonanti…”.
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11 Giugno 2024 - Categoria: eventi straordinari

“Giuseppe Mascia,da Grillino, a Gruppo Misto, a Campo Largo, a Sindaco di Sassari ovvero a Buccia di Giogga di Bassanini” di Fulgenzio Saetta

SASSARI. Il Movimento 5 stelle di Sassari inciampa nel primo addio ufficiale. Questa volta non ci sono cacciate dall’alto o processi in rete: il consigliere comunale Giuseppe Mascia, il più votato fra i grillini alle elezioni dello scorso anno (per lui 672 preferenze), ha lasciato il Movimento di sua spontanea volontà e costituisce un gruppo misto di minoranza a Palazzo Ducale.

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5 Giugno 2024 - Categoria: cahiers de doléances

“Gavino Mariotti, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Sassari infangato gratuitamente da inquirenti “buccia di giogga”di Fulgenzio Saetta

E’risaputo che in Italia tutta la squadra che qui e là persegue dei presunti malavitosi spesso prende abbagli come è avvenuto per il povero Tortora e per tanti altri come lui. Certamente è giusto che gli “avvocati dello Stato” come sono i pubblici ministeri e le forze dell’ordine loro braccio destro si diano da fare per scovare i rei, successivamente da assolvere o da condannare da parte della magistratura giudicante. Nessuno lo mette in dubbio, ma è sommamente ingiusto colpire le persone oneste la cui vita si può dire è stata sotto gli occhi di tutti per anni, guadagnandosi la stima se non di tutti, di numerosi cittadini. Conosco il prof. Gavino perché è stato compagno di studi con un mio familiare per vari anni. L’ho conosciuto come esperto nel cercare e riuscire a catturare i consensi elettorali sia da studente sia da professore universitario. Si potrebbe dire che nel corso dei suoi studi ha rappresentato spesso nei consigli democratici a cui possono accedere gli studenti con successo. Si tratta di una persona simpatica, a volte spiritosa, ma ben lontano dalla mala vita.

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1 Giugno 2024 - Categoria: versi in italiano

“Le ciliegie ” di Maria Teresa Inzaina,poetessa calangianese.

Cilegie per voi…Ciliegie
E quando le colline
sorridono di macchie acquerellate
e sui balconi si rinnovano i fiori
vivo com’era allora di tutti i suoi colori
mi si risveglia dentro
in un viaggio a ritroso del cuore
il ricordo del tempo felice
tra corse giochi scrosci di risate
l’eco che rimbalzava per le strade
fino a quando felpata la sera
serena scivolava e leggera
lungo il piano inclinato del giorno
spargendo lembi di nuvole rosate
per affidarli al vento e alla sorte.
Quel tempo ardito
delle scalate agli alberi
nel fitto del fogliame fino ai rami
più carichi e svettanti delle ciliegie rosse
da cogliere e mangiare a guance piene
i semi sputati poi per sfida
nella mira a un bersaglio lontano.
Quel tempo poi dei pomeriggi languidi
quando l’estate nuova credevo senza fine
sfogliati pigramente a occhi chiusi
i sensi all’erta l’orecchio a carpire
il canto di un cucù da interrogare:
– Cucù dai piedi belli
Cucù dalle belle mani
fra quanti anni mi potrò sposare?-
E già correvo con la fantasia
inseguendo miraggi nei bagliori
che con gli stormi in volo
saettavano tra il cielo e l’orizzonte
così vicini sbalzati contro il sole
che quasi li toccavo con le mani.
Come quelle ciliegie sui rami..

 

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31 Maggio 2024 - Categoria: versi in italiano

“Filippo & Pontilla” carme tradotto dal greco e dal latino. Epigrafe in terra sarda.

Questo carme in greco e in latino, il primo trovato in Sardegna, mi affascina per tutti i nomi di fiori citati: viole,gigli,rosa, croco, amaranto,viola bianca, narciso. Da eventi del borgo l’ho trasferito qui. Per non dire dei sentimenti dello sposo guarito dalla moglie, contagiata forse e sicuramente morta.
L’amore di Filippo e di Pontilla dura eterno in terra sarda.
“Dalle tue ceneri , Pontilla, fioriscano viole e gigli e possa tu sbocciare ancora nei petali della rosa, del croco profumato, dell’eterno amaranto e nei bei fiori della viola bianca affinché, come il narciso e il mesto amaranto, anche il tempo che ha da venire abbia sempre un tuo fiore. Infatti, quando già di Filippo lo spirito dalle sue membra stava per sciogliersi ed egli l’anima sulle labbra aveva, piegandosi sul pallido sposo, Pontilla la vita di lui con la sua scambiò. E gli Dei spezzarono un’unione così felice: per amor del suo dolce sposo morì Pontilla, vive ora contro la sua volontà Filippo, sempre anelando di poter presto confondere l’anima sua con quella della sposa che l’amò tanto.”
Necropoli di Tuvixeddu in Cagliari
Il primo carme epigrafico in lingua greca e latina trovato in Sardegna dove è dichiarato tutto l’amore di Filippo per la sua sposa Pontilla morta per salvarlo.
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13 Maggio 2024 - Categoria: eventi luttuosi

“Giovanni Maria Razzu, Martis 1934-Torino 2024 c.m. torna al suo paese per il riposo eterno” a cura di Angelino Tedde

Qualche giorno fa ha fatto ritorno al suo piccolo paese di Martis il missionario vincenziano Padre Giovanni Maria Razzu nella sua navicella di noce per il riposo eterno nel piccolo cimitero del paese che si è molto rimpicciolito rispetto alla nascitas di questo suo figlio, nato nel 1934.
Personalmente ebbi modo di conoscerlo nel 1952 nella casa Apostolica di Scarnafigi. lui frequentava già la seconda media, io, che  a gennaio del 1951 avevo compiuto  15 anni cominciai a frequentare la prima media. Ricoverato a Saluzzo due volte e a Cuneo una volta, a causa del clima rigido che non confaceva alla mia salute, dovetti abbandonare quel seminario nel luglio del 1952. Giovanni Razzu con tanti altri compagni provenienti dalla Sardegna e dalle regioni del Norditalia continuarono gli studi divennero preti della Missione e a Giovanni Razzu con altri indimenticabili compagni, ad esempio, Visca, Strapazzon e altri, paartì per il Madagascar. Mauro Tedde, corrispondente della Nuova Sardegna, qui rievoca il cinquantennio di Sacerdoziodipadre GiovanniMaria.

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29 Aprile 2024 - Categoria: eventi luttuosi

“Un cranio con la testa indietro per far soldi” di Fulgenzio Saetta

Di tempo in tempo sorge in Italia qualche cranio. Per cranio intendiamo degli zombie che hanno frequentato più di una università e qualche corsetto di magni studi in qualche nazione europea.
Le loro pubblicazioni vanno a ruba, ma a questi zombie non gli basta, vogliono ulteriori incassi e ulteriori guadagni e fama. Il sistema è quello di mettere la faccia a posto dell’occipite e mettere l’occipite al posto della faccia. Si spacciano per storici e con una superbia pari all’ignoranza più bieca pisciano un libro dopo l’altro sul passato che scambiano per il presente. Pazzoidi lucidi il cui scopo è quello di guadagnare ad ogni rutto o sufflazione  un gran pacco di soldi.

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25 Aprile 2024 - Categoria: storia

“Festa della Liberazione” dal nazifascismo ideologico e politico? di Angelino Tedde

Grande sventolio di bandiere e marce corali in molte regioni italiane, ma soprattutto in Emilia Romagna con capo regione Bologna. Emilia Romagna che ci ha dato Mussolini, Nenni e altri uomini politici illustri.
Ieri fascisti fino in fondo, poi sovietici fino in fondo, ma anche democratici fino in fondo.
Da un giorno all’altro fatte eccezioni i fascistissimi o i compagni in camicia nera hanno indossato la camicia rossa. Da fascisti a sovietici. I sovietici? Grande esempio di democrazia e di libertà specie con Stalin e successori. I partigiani più gloriosi. Ovviamente con dei distinguo: i partigiani veri e sinceri che hanno combattuto contro i nazifascisti, quelli falsi che hanno ucciso per vendetta privata, si legga Pansa, e quelli che speravano di farci piombare in una guerra civile dei soviet ad imitazione dei sovietici russi.
Grazie ai primi, riprovazione per i secondi, e discutibilissimi i terzi.

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