9 Marzo 2016 - Categoria: eventi straordinari, memoria e storia

L’anima quaresimale di Chiaramonti di Ange de Clermont

violaMi sono appena alzato dal letto. Apro la finestra e poi gli sportelloni che lascio mezzo aperti al centro per vedere il giorno.

Giù  un verde da schianto, a tratti con ombre violacee, il cielo è livido, La tentazione è quella di rintanarmi a letto, poi ci ripenso e mi vesto come posso alla bella meglio, al lavandino mi spruzzo un pò d’acqua in faccia, scendo in cucina, mi sbatto le medicine sul muso, bevo come un assetato un quarto di latte e mi rifugio nello studio dopo aver acceso il riscaldamento. Ah, il mio adorato Mac, l’amico fedele della mia grama esistenza. La mia nobile consorte è andata a Sassari a visitare l’appartamento di cui sente costante e profonda nostalgia, ma io ormai sono tornato claramontano anche di residenza usque ad obitum.

Non so da che parte iniziare tra il tanto lavoro  che debbo portare avanti, sono come una mucca tra tante balle di fieno a destra e a sinistra. Dove mi butto stamane? Sulla biografia di Armando Fumera, il miglior sindaco che abbia avuto Claramonte e il più grande industriale? Oppure nella lineare, ma lunga vita della nostra centenaria  zia Lisedda che, mentre si avvia a compiere i suoi 102 anni, ha attraversato il secolo scorso? I documenti del primo e l’intervista alla figlia  aspettano.
Oppure mi arrostisco sugli eventi del borgo paragonabile a Peyton Place per i suoi peccati passati e presenti?
Non lo so dove mi condurrà stamane questo cervello bizzarro.
Suona il campanello! Mi chiedo chi possa essere alle dieci del mattino. Vado ad aprire la porta e mi si presente una signora magrissima con abito viola e un cappello nero a falde larghe. Rimango stupito e mi chiedo se non si tratti della Strega di Benevento.

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9 Marzo 2016 - Categoria: cultura, lingua/limba, memoria e storia

Su memoriale innantis de si cojuare una femina othieresa cun d’unu tzaramontesu in su 1672 a cura de Angelino Tedde

Othieri 2 de Capidanni 1672

sposa 3Su babbu e sa mama de Sebastiana Satta Achena de Othieri istabilint sa dote cun attu pubblicu pro sa fiza chi si devet cojuare cun Selvadore Sanna de sa idda de Tzaramonte, in su Sechentos, giamadu Claramonte.
Su notariu est Antoni Seche Madau de Othieri.

Leonardu Sanna e Potronilla Tinteri, maridu e muzere da sa idda de Claramonte, promittint totu su chi ant a dare a su fizu una borta chi su contratu matrimoniale siat fatu.

A cussos tempos s’Universidade de Thatari, a intender sos istoricos de sa materia, non fint preparados bene e tando nos acuntentamus de s’atu isterridu cun totu sos errores de ortografia dae su notariu fentomadu subra e suta. A nois nos interessat a los leggere ca gai fatende imparamus a conoschere sa vida e sos affares matrimoniales chi si faghiant ca’ semus interessados a comente a cusss tempus si viviat. Dae custa memoriale, presempiu, si connoschet comente s’eredidade si dividiat cant’e pare tra mascios e feminas. Meda bortas nos ponimus a riere cando sos istadunidenses prima de si cojuare faghent sos acordos finza de cantas bortas a sa ghida s’omine podet fagher s’amore cun sa femina (leggidebos in meritu sos acordos de sa batia muzere de Kennedy cun Onassis). All’ischides chi pro tzertas cosas sos istadunidenses sunt frimmos a su Sechentu.

Calchi cosa bos devo ispiegare. Ittem cheret narrer similemente; unu pabillone si legget pabiglione e cheret narrer unu baldacchinu cun sas devanteras suas cherret narrer cun sas guarnitziones: si tratat de bi ponner unu velu ruju contra sa tzintzula cando ses drommende in su lettu (non fint tontos sos othieresos); belos rujos de anpua cheret narrer de Ampurias o de Casteddusardu; unu sanau o savanau de pane, cheret narrer unu pannu pro ponner su pane; bestida de sargetta tanada fradetta e jupone cun sos fardellinos chi portat in dorsu cheret narrer bestida in costumine; benes istantes et mofentes cheret narrer benes immobiles e mobiles; e pro la finire podimus narrer chi custos duos isposos fint analfabetos ca faghent frimmare dae sos Pulighitos, Matheu e Jorzi.

Como leggidebos s’atu o su memoriale comente l’apo copiadu.(A.T.)

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6 Marzo 2016 - Categoria: memoria e storia

“Ricordando Mario Ladu, scienziato e docente Unica” di Paolo Randaccio

Prof. Mario Ladu

Prof. Mario Ladu

Mario Ladu (1917-2014)

 Mario Ladu, era nato a Nuoro nel gennaio del 1917 e quindi ha vissuto gli avvenimenti più tragici e più entusiasmanti della storia italiana del ventesimo secolo. è stato uno studente brillante e si è laureato giovanissimo in Fisica, dopo il biennio in matematica e Fisica presso l’Università di Cagliari si era trasferito per il biennio successivo e per il conseguimento della laurea all’Università di Pavia dove insegnava la professoressa Brunetti già direttore dell’Istituto di Fisica cagliaritano.

La tesi di laurea verteva ovviamente su argomenti di spettroscopia che era l’argomento obbligatorio per gli allievi della Brunetti. La disavventura della seconda guerra mondiale interruppe la carriera di ricercatore di Mario Ladu che riprese i contatti con il mondo accademico alla fine degli anni quaranta quando venne nominato assistente della cattedra di Fisica dell’Università di Cagliari.

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6 Marzo 2016 - Categoria: memoria e storia

Egidio Canopoli, un medico di famiglia esemplare di Angelino Tedde

Dr. Egidio CanopoliSe n’è andato in silenzio Egidio Canopoli, prima urologo presso il Policlinico sassarese e poi medico di famiglia a tempo pieno. Se n’è andato prematuramente. Era nato a Perfugas 73 anni fa e lì si è fatto seppellire. Dire che fosse un uomo integro, un medico scrupoloso è poco.
Andato in pensione alcuni anni fa si dedicava al servizio della parrocchia sia leggendo sia servendo la Messa. Ha avuto una moglie e due figli meravigliosi, entrambi psichatri e psicoterapeuti. Era un anglonese verace. Fu marito, padre e medico esemplare. Dire questo non è poco visto che oggi il matrimonio lo si rompe con estrema facilità e l’attacco alla famiglia viene da tutte le parti. Ha fatto in tempo a conoscere una nipotina.
Lo ebbi medico attento e preoccupato della mia salute e posso dire che aveva come medico tanti tratti in comune con mia cugina seconda Ivana Soddu, figlia di zio Antonio Maria, direttore didattico.
Non dubitiamo che il Signore lo accoglierà nella sua gloria quale figlio buono e fedele.
Alla moglie e ai figli vadano le nostre profonde condoglianze.

Pietrina Mara

Pietrina Mara

Ad appena tre mesi dalla morte del marito ci ha lasciati prematuramente anche la moglie  Pietrina Mara.

Piera era insegnante elementare ed aveva a svolto con particolare impegno questa attività professionale.
Nata a Nulvi il 13 giugno 1947, in Anglona come Egidio che era nato a Perfugas nel 1947, dopo aver frequentato le scuole elementari e le medie nel suo paese natale, aveva frequentato a Sassari l’Istituto MagistraleMargherita di Castelvì, e quindi aveva insegnato in vari paese, fermandosi a Osilo che particolarmente prediligeva forse perché era il paese più vicino a Nulvi.

Si era sposata con Egidio Canopoli dal quale ha avuto Nicola e Maria Lucia, oggi, medici psichiatri e psicoterapeuti entrambi.
Di questa coppia si può dire davvero che erano tutto famiglia, professione e chiesa. Una famiglia davvero esemplare.
Piera per tanti anni si dedicò alla catechesi sia nella Parrocchia della Sacra Famiglia sia in quella di Mater Ecclesiae.
La sua ottima disposizione all’insegnamento l’aveva tradotto nella sua attività di volontariato catechistico.
Donna davvero carina non faceva sfoggio della sua bellezza conservando per tutta la vita la sua modestia di sposa amata e fedele, di madre adorata e d’esempio ai figli come anche il marito Egidio.
La coppia e la famiglia era universalmente stimata.

La scomparsa prematura di Egidio, tre mesi fa, ci ha profondamente turbati come ci ha addolorati la morte di Pietrina.
Il Signore, con queste malattie feroci e imperdonabili, ce li ha tolti in così breve tempo entrambi, volendoli associare alla sua morte e passione, per il premio eterno.

Siamo fortemente frastornati e ci uniamo a Nicola e a Maria Lucia e alla figlioletta Diletta e ai parenti tutti nel dolore profondo e nel vuoto che la morte di due persone così buone, discrete ed esemplari lasciano nel nostro cuore.

Bene si addicono i passi biblici scelti dai figli per i necrologi:

Beati i puri di cuore perché vedranno Dio” (Mt.5, 8)

“Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede.” (2Tm,7).

 

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4 Marzo 2016 - Categoria: cultura

I/2. Quattro figli, 400 poponi. Il lavatoio della Scalitta di Ange de Clermont

Spiaggia Grande Isola RossaLa vita estiva all’Isola Rossa procedeva serena, ma vivace. Ho già detto che uno dei problemi era costituito dall’acqua potabile, erogata dalle sei alle otto del mattino. Si sa però che in una famigliola di quattro figli e due adulti, in piena estate, occorreva l’acqua per i servizi igienici, per lavare i piatti, ma soprattutto per lavare la biancheria dei bimbi e degli adulti. Certo di acqua potabile ce n’era poca, ma acqua di mare, a due passi dalla casetta dei poponi, ce n’era tanta.

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29 Febbraio 2016 - Categoria: cultura

“Maria Cherchi, Gianluigi Marras, Francesco Obinu: nuovi dottori di ricerca” di Angelino Tedde

Hanno conseguito il dottorato di ricerca in Archeologia medievale i nostri collaboratori e compaesani, ultimando così una parte rilevante della loro formazione: Laurea, Specializzazione e Dottorato di ricerca, per un totale di anni di studio universitario nove.
Si aggiungano campagne di scavi in vari villaggi abbandonati della Sardegna e fuori dell’Isola.

Dr. Maria Cherchi

Dr. Maria Cherchi

MARIA CHERCHI, discutendo brillantemente la tesi:

“Prospezioni magnetiche applicate all’archeologia. Metodologie e casi di studio sui villaggi medievali abbandonati”.

 

 

Dr. Gianluigi Marras

Dr. Gianluigi Marras

GIANLUIGI MARRAS,discutendo brillantemente la tesi:

“I villaggi medievali abbandonati del Meilogu

La commissione era formata da Paul Arthur (Università del SAlento- Presidente), Maurizio Cattani (Università di Bologna) e Rosanna Ortu (Università di Sassari),

Ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia della scuola e delle istituzioni educative anche il nostro amico e già collaboratore

Dr. Francesco Obinu

Dr. Francesco Obinu

FRANCESCO OBINU,  discutendo brillantemente la tesi di dottorato

I Centri di cultura popolare dell’U.N.L.A. (1949-1978). Il caso di studio della Sardegna.
Commissari Ivana Ait (medievista di Roma), presidente; Gabriele Magrin e Pier Giorgio Spanu, docenti nell’Università sassarese.

Ai nostri dottori di ricerca facciamo gli auguri più calorosi per una carriera universitaria altrettanto brillante.

 

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29 Febbraio 2016 - Categoria: memoria e storia

“A Pierre, l’amour d’une vie” di Anna Maria Sechi

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Mon amour…
Où que tu sois,
Ces mots te diront :
Tout me manque de Toi,
J’ai le cœur affligé,
Notre grand lit est froid !
Je tourne et me retourne,
Sans l’étreinte des tes bras!
Je vis mon présent,
Dans notre maison vide,
Mes nuits et mes jours
Rêvant ton amour!
am.sechi

Belgique, au début de l’année 1955, mes parents reçurent une lettre d’un neveu, décrivant la situation économique de notre village et de la Sardaigne en général. Celle-ci elle empirait jour après jour, il écrivait avoir perdu tout espoir de trouver un quelconque travail lui permettant de vivre. En désespoir de cause, il avait pris la décision de s’inscrire pour venir travailler dans les charbonnages belges. Il nous écrivait pour nous annoncer son arrivée en Belgique et pour nous dire qu’il nous communiquerait son adresse prochainement.

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27 Febbraio 2016 - Categoria: memoria e storia

III. “Quattro figli e quattrocento poponi, una vacanza da non dimenticare” di Ange de Clermont

La famiglia

La famiglia

La prima giornata al mare fu fantastica: vedere i figli che nuotavano come pesciolini non molto lontano dalla spiaggia fu davvero un piacere. Il piccolino si rotolava nel grande asciugamano a colori steso sulla sabbia, alternando il gioco alle poppate.

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