24 Dicembre 2021 - Categoria: cristianesimo, lingua/limba, versos in limba

“Naschidu ses Gesusu in sa conchedda” de Anghelu de sa Niéra

GrottaMi capitat a s’ipissa de iscriere poesias in intalianu e in sardu, ma meda bortas sunt poesias profanas e tando bidu chi su tempus est currende apo pensadau chi dae custu Nadale ap’ a fagher poesias religiosas nessi  pro Deus e Nostra Signora e pro sos santos chi veneramus in bidda e  in famiglia. Custa l’apo fata pro Pasca de  Nadale, s’atera l’ap’a fagher pro sa Pasca de abrile e sas ateras pro sa Resurretzione, s’Ascensione de Gesus a Chelu, pro sa bennida de s’ispiridu Santu e a sa fine pro sa Santa Trinitas. Pustis ant a benner sos santos chi veneramus in bidda comenta Santu Matheu, Santa Giusta, Santa Maria Maddalena, Santu Miali, Santa Caderina de Alessandria, Santu Pedru e Santu Sistu. Daepoi leo a cantare sos santos de sos cales ammus sos numenes in familia dae su giaju de bator finas a sos fizos e sas duas nebodeddas c’amus.

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19 Dicembre 2021 - Categoria: memoria e storia, narrativa

“Il salvadanaio di papà” quasi un racconto per Natale di Effeò

Effeò oltre che un bravo studioso è anche un narratore nato anche se si sa che carmina non dant panem. Auguro a Effeò la fortuna di Sarah Savioli che dopo aver pubblicato qui dei racconti, oltre 50, da me “rubatile” da Facebook ora con la pubblicazione di ben tre gialli con investigatori animaletti, è una star di Feltrinelli Editore. Conosco i luoghi qui descritti dall’autore. Il Montiferru con nel cuore il parco della Madonnina e in mezzo ad essa una delle più prodigiose fucine culturali-religiose dell’intellighenzia sarda e continentale  che è stata per me, per mia moglie e per i miei figli una tappa essenziale della mia vita. Tutte le cime del Montiferru sono state da me e da un gruppo di una ventina di studenti e studentesse esplorate, raggiunte e con momenti di meditazione per tre anni consecutivi. I grifoni sotto cura, poi lanciati verso Alghero, la fontana fredda de sos elighes buttiosos, gli studi televisivi de Badde Urbara con la selezione delle immagini che arrivavano da Monte Argentario e poi lanciate in tutta l’Isola, ma soprattutto illustri personaggi da Francesco Manconi a Cesaraccio, dal regista  Ciacinto Ciaccio a don Giussani e cento altri sotto la direzione di quel grande animatore e geniale direttore che fu don Giuseppe Budroni.
Ho letto con commozione questo racconto che è quasi un romanzo, una saga familiare, che suggerisco all’autore di sviluppare e di spedirlo ad un editore. Si tratta di “carne” della nostra storia, di gente povera, ma eroica. Mi auguro che lo spirito di Giovanni Corona da Santulussurgiu, ora scoperto e inserito tra i poeti italiani del Novecento, dia fortuna allo scrittore del racconto di questa povera ma eroica gente. (Angelino Tedde)

Il salvadanaio di papà

Un giorno, riordinando un cassetto, mi è capitata tra le mani una vecchia scatoletta metallica, un po’ graffiata, un po’ arrugginita. In origine era il contenitore delle Pasticche del Re Sole, che un tempo si vendevano come rimedio contro la tosse al prezzo di “lire 122,50 più I.G.E.”. L’aveva acquistata il mio nonno paterno, fumatore di sigari e poi era diventata il salvadanaio di mio padre, allora ragazzino. Per me è la scatola dei ricordi.

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13 Dicembre 2021 - Categoria: letteratura sarda, lingua/limba, versos in limba

“Gosos di Santa Lucia”

Gosos (o lauda)  per Santa Lucia (come per il gotsos per sant’Antonio Abate è probabilmente composto da un poeta locale e viene tramandato oralmente. Eseguito durante tutta la tredicina che precede la festa per Santa Lucia, il 13 dicembre.

Tu se’ lugi e lugi vi(v)a
chi doni a tutti splandori,
illuminegghia, o Lugia,
li chi vivini in arrori.
Nascisti da nubaltai
però da sangu paganu
candu Dioclezianu
cummittia crudeltai;
Ma tu battisgià ti fai
muidda da lu Signori.
Illuminegghia o Lugia…

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11 Dicembre 2021 - Categoria: eventi straordinari

“La Novena di Natale in Latino cantata e registrata nel Pontificio Seminario Regionale Sardo del Sacro Cuore di Gesù”

Composta in Francia nel 1720 e realizzata presso la chiesa della Missione parigina, la novena di Natale, si diffuse in Piemonte e successivamente i missionari vincenziani la diffusero in tutta Italia e nel mondo.  Composta da un polisalmo, dagli inni laetentur coeli e dall’altro en clara vox redarguit, si chiude  con il magnificat accompagnato per i 9 giorni da apposite antifone. La melodie in latino e di agevole apprendimento, fino al concilio Vaticano II, furono eseguite nelle chiese, creando nel  periodo prenatalizio un’atmosfera di lieta attesa della nscita del Cristo Bambino. La diffusione e lo straordinario numero delle Figlie della Carità, vincenziane anch’esse, assicurarono alla novena un successo universale.

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5 Dicembre 2021 - Categoria: cultura

“Mons. Vittorio Palestro: rassegna di giurisprudenza rotale nelle cause iurium e penali (1909-1993)”recensione a cura Nikolaus Schoc

Scheda Vittorio  Mons. Palestro, nato a Luras il 14 aprile 1929. Ordinato sacerdote a Sassari il 15 luglio 1951, Laureato in Teologia  presso la Pontificia Facoltà Teologica di Cuglieri nel 1952. Laureato in Diritto Canonico presso la Pontificia Facoltà Lateranense a Roma nel 1955. Pref. d’Onore di Sua Santità nel 1971.” Uditore emerito del Tribunale della Sacra Rota.
in Organizzazione della Chiesa in Sardegna 1995 Edizioni della Torre, Cagliari 1996 p. 453,

Don G. Dettori e Mons. Palestro

SCHOCH Nikolaus , Recensione: VITTORIO PALESTRO, Rassegna di giurisprudenza rotale nelle cause iurium e penali (1909-1993) , in Antonianum, 71/4 (1996) p. 740-742 . 

Mons. Vittorio Palestro, uditore emerito del Tribunale della Rota Romana, presenta un settore trascurato dell’attività del famoso Tribunale della Sede Aposto­lica che si dedica innanzitutto alle cause di nullità di matrimonio, una attività diven­tata negli ultimi anni quasi esclusiva mentre lo stesso Tribunale nella sua storia giu­dicava in seconda e terza istanza per lunghi periodi soprattutto cause civili, penali e persino commerciali. Quel periodo si chiuse con la cessazione dell’attività del Tri­bunale dovuta alla soppressione dello Stato Pontificio nel 1870. Oggi invece il set­tore civilistico e quello penalistico occupa un posto di importanza alquanto limitata nell’attività della Rota Romana, un fatto che deriva dalla situazione giudiziaria del­la Chiesa stessa.
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4 Dicembre 2021 - Categoria: eventi luttuosi, memoria e storia

“Il prof. Gianluigi Mura-Pes (Sassari,1936-2021) un uomo e un cristiano esemplare in famiglia e nella professione” di Angelino Tedde

Gianluigi Mura aveva un anno più di me, ma questa lieve differenza non si avvertiva e per un anno in genere non la si avverte. Ci conoscemmo a 20 anni e diventammo amici. Io nero e olivastro lui quasi biondo, un bel rossiccio.
Presi dagl’impegni lì per lì non ci frequentammo molto, del resto lui partì per il servizio militare e io per il mio liceo classico in continente. Ci scrivemmo delle bellissime lettere. In particolare lui mi raccontava quanto fosse per certi versi inutile il periodo di leva dove mancava la formazione seria e utile per il futuro.

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30 Novembre 2021 - Categoria: storia

1. “Vita quotidiana e morte apparecchiata a Chiaramonti nell’Ottocento 1827” di Angelino Tedde

Premessa

Nel 1827, nella Comune di  Chiaramonti, come in tutti gli altri quasi 300 villaggi della Sardegna, la vita si svolgeva soprattutto intorno al campanile di San Matteo al Monte verso cui le strade principali del paese tendevano a convergere, quali i carruggi, chiamati con vario nome: carruzzu longu, carruzzu ‘e ballas, carrela longa, piatta, carrela de su putu. Qualche sentiero campestre convergeva verso il Cunventu de sos Padres de su Carmine, detto appunto  Caminu de Cunventu; altro carruggio saliva al contrario  verso s’Oratoriu de su Rosariu, mentre dalla Piatta si scendeva verso s’Oratoriu de Santa Rughe e quindi a s’istradone che pericolosamente, a forma di serpente, da sa Rughe costeggiava la vasta e profonda conca, o depressione, di Putugonzu fino agli spuntoni di roccia alla periferia dell’allora centro abitato e poi proseguiva pericolosamente come sterrata lungo il pendio del monte per confluire nella sterrata prediale per Martis, passando per Erva Nana.

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30 Novembre 2021 - Categoria: lingua/limba, versos in limba

3. “Cuncursu de poesia in limba sarda, są de 33 editziones Ossi 2021-III Premiu ex aequo Poesia di Eliano Cau” a contivizu de Domitilla Mannu

Sa cara tua, sola.

Chircande-ti sos ojos
in làntias de luna
mi che colan sas oras
turmentadas.
Sa cara tua, sola,
miro in sas pupìas
de donzi criadura, anima mia,
in su rundare nostru sena fine.
Ando in cherta ‘e s’accisu
a cudd’ala ‘e sos montes
orulados de lughe,
cando sos rajos d’oro
de unu sole amigu
si dan sa manu in cantigos galanos.
S’alenu si mestùrat
a s’abbolòtu de custa prenèta
chi m’istontònat dira.
Est cuncordu deghìle
sa ‘oghe ‘e sos puzones
chi brincat currellèra
dae rosa a viola
inter sas dudas de su ‘enidore.
Sulat su lussurzesu,
prus forte de s’ispera,
beninde dae logos de dolore,
isbàttulat crudele
a una ferta galu sambenosa.
Ma deo paro fronte
a sas ansiedàdes.
Si puru tima s’urtima traschia,
cando su chelu s’isgarrat su coro
e riet piedosu
ispoporande sas nues de dolu.

Eliano Cau

Setzione versos isoltos III prèmiu ex aequo

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