23 Giugno 2025 - Categoria: cultura

“Indirizzo di saluti del prof. Fabio Pruneri alla presentazione del saggio di Gianni Vulpes”

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Chiarissimo Rettore, carissimo prof. Brizzi, prof. Tedde e caro Vulpes,

Ho partecipato, seppure da lontano, alla faticosa redazione del volume I laureati dell’università di Sassari (1754 – 1764) di Gianni Vulpes, con introduzione del Prof. Giuseppe Doneddu e postfazione del Prof. Gian Paolo Brizzi. Faticosa per la mole di informazioni che contiene e per la lunga gestazione archivistica, non certo per l’entusiasmo e la determinazione del suo autore. Non potendo essere presente vorrei però spendere due parole come docente di storia dell’educazione per rimarcarne la notevole importanza del presente lavoro per la storia della nostre Università.

Siamo di fronte, come diranno altri meglio di me, alla scoperta di un documento unico e per certi versi fortunoso come il ritrovamento nell’archivio storico comunale di Sassari, da parte dell’autore, di un registro contenente le “feès de la aprobacione de grados”. L’eccezionalità del rinvenimento deriva dal fatto che siamo di fronte ad un unicum soprattutto per la datazione precedente alla riforma dell’ateneo da parte di Bogino.

Il testo ci mostra uno spaccato della società sarda del XVIII secolo, in particolare della sua componente intellettualmente più vivace. Dobbiamo alla perizia di Vulpes la preziosa ricostruzione della vita di ogni neo-dottore in relazione alle reti parentali, alle provenienze geografiche alle diverse condizioni sociali. L’autore, credo imbattibile in questo, ha svolto un minuziosissimo lavoro genealogico, basato su uno scrupoloso scandaglio di fonti archivistiche e bibliografiche.

Mi capita più volte di spiegare ai miei studenti l’origine peculiare della nostra università gestita dai Gesuiti e spingermi al confronto comparativo con altre università, a raccontare cioè una storia che si può vedere per immagini rappresentata nell’aula magna dove viene presentato il testo. Quello che non dicevo, ma che d’ora in avanti dovremo aggiungere, è che ben prima della riforma sabauda il nostro ateneo era un polo formativo di tutto rilievo specie se comparato alle università di media dimensione come Fano, Ferrara, Macerata, Modena, Fermo.

Nel rammaricarmi della difficoltà di conciliare il calendario dei miei impegni con la presentazione del testo ringrazio i presenti e gli stimati colleghi e offro la mia disponibilità a rivedere, com’è giusto che sia, la mia prospettiva storiografica alla luce di questo importante aggiornamento degli studi.

Casirate d’Adda, 19 giugno 2025
Fabio Pruneri Professore ordinario di Storia dell’Educazione Università degli studi di Sassari

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22 Giugno 2025 - Categoria: cultura

“Il ritorno all’Aula. Magna” di Angelino Tedde

La penultimsultima visita l’Università dopo il pensionamento del febbraio del 2002 è stata il 19 aprile del 2019 allorquando si tenne un convegno sulla Beata Nicoli.

L’utima è stata alcuni giorni fa per la presentazione del saggio di Gianni Vulpes sugli studenti ritrovati del 1754-64. A presentare questa preziosa ricerca erano presenti il Rettore Gavino Mariotti,il prof. emerito bolognese, già professore per undici nell’ateneo Turritano, Gian Paolo Brizzi, promotore a suo tempo del CISUI Centro Itnterdisciolinare  della Storia delle università italiane, che a Sassari fu detta CISUS. Il professore tanti anni fa riuscì a far consorziare ben 35 università italiane con la pubblicazione della rivista  dal titolo Storia degli annali del’Università italiana. Credo che ili. CISUI, ancora operante, abbia concorso egregiamente alla conoscenza della storia delle università italiane.

Prof. Gian Paolo Brizzi

Davanti ad un’aula magna quasi completa, duecento posti a sedere, ha preso la parola il rettore Gavino Mariotto, successivamente Gian Paolo Brizzi, quindi l0autore del saggio Gianni Vulpes e poi al mio posto, data l’ipovedenza ha letto il mio intervento mia figlia Emma Linda, professoressa di Lettere nelle scuole secondarie di Olbia.

Tra i presenti docenti universitari, studiosi e gente comune  amici e fans di Gianni Vulpes.

Al termine della serata , non più di due ore, hanno preso la parola il sindaco di Ittir e quello di Uri estimatori dell0autore del libro.

I libri venduti non hanno soddisfatto le richieste, ma questo si potrà ottenere rivolgendosi all’autore Gianni Vulpes  o alla casa editrice di Sassari in via Caniga 19.

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21 Giugno 2025 - Categoria: storia

“L’Intervento di Gianni Vulpes autore del saggio sui laureati ritrovati dell’ateneo sassarese”

Gianni Vulpes,, I laureati dell’Università di Sassari 1754-1764.  Saggi biografici di un ceto egemone. Magnum Edizioni, Sassari, 2025

Agli inizi degli anni Duemila conducevo una ricerca sui moti popolari di fine Settecento che videro la Sardegna in rivolta contro il feudalesimo, in particolar modo cercavo di indagare sui Sindaci delle comunità che negli anni 1793-96 aderirono e sostennero l’Alternos del Capo di Sopra Don Giommaria Angioy di Bono. Dopo aver consultato tutti gli atti notarili delle Tappe d’Insinuazione di Sassari, Alghero, Tempio, Ozieri e Bosa, collocati negli Archivi di Stato di Sassari e Nuoro, dove riscontrai diversi documenti inerenti l’elezione di alcuni dei detti Sindaci, per integrare quelli mancanti e colmare così i vuoti temporali di quel triennio rivoluzionario, andai ad affinare la ricerca nell’Archivio Storico del Comune di Sassari dove sono contenuti gli atti degli scrutini del grano (ossia le consegne delle derrate che ogni villaggio era tenuto  a versare annualmente alla Città regia di sua competenza) ai quali scrutini spesso presenziava il sindaco della comunità o un suo delegato che aveva il compito inoltre di incassare il dovuto compenso dal Clavario della Frumentaria.

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21 Giugno 2025 - Categoria: storia

“Intervento per il libro di Gianni Vulpes” di Angelino Tedde presso l’UNISS

Gianni Vulpes, I laureati dell’Università di Sassari 1754-1764.Saggi biografici di un ceto egemone. Tas Prinring Art, Sassari 2025. pp. 430

Angelino Tedde

Dopo gl’interventi del Magnifico Rettore che ha illustrato gl’interessi euristici di Gianni Vulpes;  quello di prof. Giampaolo Brizzi  che ha collocato l’ateneo sassarese  nell’abito delle dinamiche universitarie dei vari stati italiani ed europei in crisi; l’intervento dello stesso Vulpes che  ha illustrato un segmento del suo vasto saggio che costituisce un contributo fondamentale per far luce sul  periodo considerato precario dell’ateneo sassarese, in crisi non solo per le conseguenze della peste seicentesca ma anche per la decadenza spagnola.

A me   non resta che fare alcuni cenni sull’ateneo  di Sassari che ha accolto  questi 168 studenti sardi, tra cui quattro forestieri

 Come gli studiosi della città hanno ampiamente illustrato, la vita cittadina si svolgeva entro le mura di oltre due chilometri con pianta pentagonale coi  suoi circa 13 mila abitanti e il suo accesso era date dalle quattro porte poste ai punti cardinali urbani, Porta Sant’Antonio a nord, Porta Macello (o di Rosello) a est, Porta Castello a sud e Porta di Utzeri a ovest. Se queste porte davano accesso alle derrate alimentari dei contadini e dei commercianti in particolare da porta  Sant’Antonio,  dalla cui chiesa dirimpettaia i Cappuccini, per il troppo chiasso, avevano preferito scambiare la chiesa con i padri Servi di Maria, spostandosi sul colle detto poi  dei Cappuccini fuori della città.

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13 Giugno 2025 - Categoria: letteratura sarda

“Donna Lucia Tedde Delitala tra sacro e profano. Lotte fazionarie a Nulvi e a Chiaramonti” di Mauro Tedde

Ci sono voluti cinque anni, con in mezzo le difficoltà causate dall’epidemia Covid, ma ora lo straordinario lavoro, certosino e appassionato, di Angelino Tedde, già docente dell’Università di Sassari, Andreina Cascioni, docente di materie letterarie e Giovanni Soro, dirigente scolastico, tutti cultori di storia e letteratura, è stato finalmente dato alle stampe. Il libro, intitolato “Donna Lucia Tedde Delitala – Tra sacro è profano” è un saggio che approfondisce le lotte fazionarie a Chiaramonti e Nulvi nel primo Settecento. Un territorio, quello attorno ai due importanti centri dell’Anglona, controllato economicamente dai Delitala prima e in seguito ai matrimoni di questi con la ricca famiglia dei Tedde di Nulvi.
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13 Giugno 2025 - Categoria: letteratura sarda

La presentazione del libro in Chiaramonti

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1 Giugno 2025 - Categoria: letteratura sarda

“Premio Letterario Osilo XVIII: il vestiario tradizionale! “a cura di Giovanna Elies

Premio Letterario Osilo XVIII Edizione intitolato al Vestiario tradizionale Osilese.
Verbale della Riunione di Giuria avvenuta in data 12 aprile 2025 nella sala ex Mercato di pz. Parrocchia a Osilo.
La giuria composta da Piero Bardanzellu, Gianni Calaresu, Anna Laura Espa, Antonio Brundu, Salvatore Meloni, Gigi Cabiddu Brau, Salvatore Puggioni, Tata Manca e Cicci Abozzi ha deciso quanto segue:
-Sez. Pittura:
1° Premio alla Pittrice Anna Satta Giannicchedda per il quadro “Osilo, tradizioni”;
Segnalazione alla pittrice Filomena Mura per il quadro “Marina” e Giuseppe Lendini per l’ opera “Sassari”.
-Sez. Fotografia:
1° Premio al testo: “Su testamentu de sa erbeche” di Antonio Are, Ed. Passato e Presente di Bolotona
2° Premio ex aequo a Rita Trinchero per “Notturno in piazza Italia a Sassari” e a Natalina Sequenza per “Vestiario di Uri”
-Sez. Saggistica:
1° Premio a “Azione cattolica di Ossi” di don Zichi, Ed.EDES
2° Premio “Golfo a Semiluna” di Giampiero Enna, Ed Iskra
Premio Speciale della Giuria a “Nove Settembre 1943” di Lorenzo Scano, Ed. Elle Esse
-Sez Narrativa:
1° Premio intitolato ad Enzo Espa “La Filonzana” di Sara d’Andrea , Ed Narrazioni Clandestine;
Menzioni a: “L’adòri du mari” di Domenico Battaglia,Ed. Sorta e
“La strada dei re” di Enrico Valdés, Ed. Delfino.
-Riconoscimenti alla Carriera ed alla Memoria per:
Ida Comaschi Caria (Comaschi è il cognome del coniuge) famosa paleontologa nata a Meana Sardo nel 1911, laureata nel 1936, scienziata di fama nazionale;
Salvatore Murgia Niòla, eccellente poeta di Macomer, nato nel 1933, esperto nella poesia rimata, conosciuto, apprezzato, stimato in tutta l’isola e premiato in tutti i nostri concorsi.
La Giuria mette in evidenza altre tre sezioni:
-Sez. Sociale con i testi: “Villa Clara” di Marta Varacalli, Ed. Iskra; “Un Calcio di pregiudizi” di Natali Shaeen, Ed Edes; “La luna del pomeriggio” a cura di Giovanni Gelsomino.
-Sez. Biografie:
“Manlio Brigaglia” di Giovanni Gelsomino
-“Don Raimondo” a cura di Raffaela Pani, Ed Edes.
-Sez. Ammentos:
“L’ultima trebbia” di Gian Battista Fressura.
Sono pervenuti al Salotto Letterario oltre un centinaio di opere suddivise tra le varie sezioni .
La realizzazione del Premio è sponsorizzata dalla Fondazione di Sardegna, dal Comune di Osilo e con il Patrocinio del “Consorzio Golfo dell’Asinara”.
La serata di premiazione si terrà il 12 luglio dalle ore 16:30 presso la sala ex Mercato in piazza Parrocchia a Osilo.

 

 

 

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30 Maggio 2025 - Categoria: letteratura sarda

“Donna Lucia Tedde a 22 anni padrona di un vasto patrimonio” di Tedde Cascioni Soro

Donna Lucia Tedde ad appena 22 anni entra in possesso del vasto patrimonio della sorella  nei vari centri della subregione dell’Anglona, ma sopratutto a Chiaramonti.
Intanto prende possesso del palazzotto con servi serve e delle case adiacenti. Poi prende possesso di tutto il bestiame: greggi di pecore, di capre, di vacche e tori, di asini, cavalli, tutti affidati a vari pastori, caprai e porcari.Emergono nomi e cognomi nulvesi e chiaramontesi che tuttora sussistono. Poiché era intelligentissima, col bernoccolo degli affari, con regolari contratti detti censi consegnativi, affida le varie tanche con bestiame e case a vari conduttori che ogni anno, a seconda del patrimonio dato in consegna, dovranno renderle 10, 20, 30, 50 e 100 scudi.

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