
Abbiamo accennato a Perla-Asca l’uccello di Rovo del Vaticano, ora vediamo un altro protagonista, anzi il diavolo che ha intinto le mani nell’acquasantiera dei Sacri Palazzi. Il nome è u n vero poema dato che va d’accordo con l’aggettivo sassarese futtibecciu. Giusto Raffaele Mincione, finanziere e immobiliarista fattosi a Londra e poi in mezza Europa, ma il colo grosso lo ha fatto alla sassarese:futtibecciu.
Vediamo questo genietto della finanza o se volete “dell’imbroglio” nato nel 1965,
Chi è Raffaele Mincione? È tornato a circolare anche il nome della WRM Group del finanziere classe 1965 con riferimento agli incontri in programma dell’avvocato Eugenio Bissocoli, l’esperto che affianca in qualità di mediatore indipendente il CdA della Sampdoria nella procedura della composizione negoziata della crisi del club blucerchiato.
Mincione, il cui nome è circolato già a partire da questa estate, sarebbe sostanzialmente interessato al patrimonio immobiliare romano della famiglia Ferrero e la Samp ci entra in mezzo di conseguenza. Ma il nome del finanziere è emerso spesso negli ultimi mesi nelle cronache finanziarie e giudiziarie soprattutto per il caso legato all’indagine in Vaticano.
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Si narra che la gola profonda di questo brutto affare vaticano che ne esce pulita come l’acqua cristallina delle fontane romane sia il Perla-Asca, un elegante monsignore che obbedisce come Fantozzi a tutte le sollecitazioni peccaminose del sardo pattadese suo capo ufficio. In mezzo a tutta una serie di malavitosi che emergono dal processo vaticano carichi di varie condanne emerge la limpida coscienza di questo comasco che in sardo diremmo “ruffiano” non per esser stato un mezzano d’intrecci amorosi, ma piuttosto perché come un Fantozzi vendicativo decide di vuotare il sacco. Con chi? Forse direttamente col Papa o coi suoi segretari. Oggi, limpido e finalmente pago, ne esce pulito senza pagare cinque centesimi di penale. Lui, come i kapò dei campi di concentramento, ha la coscienza a posto.
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Come ogni anno l’8 dicembre la Chiesa celebra l’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, il dogma, cioè la verità di fede, per cui la Madonna non è stata “toccata” dal peccato originale, ma è stata preservata sin dal primo istante del suo concepimento.
Milioni di statue raffhgurano nelle chiese e fuori delle chiese la statua
dell’Immacolata Concezione cioè di Maria concepita senza peccato.
L’Immacolata Concezione è un dogma della Chiesa cattolica, proclamato da papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.
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Pinerolo 21/11/2023
Qui mi trovo in piazza Aivs accerchiato da bei giardini, con alberi numerosi: faggi,castagni,salici e innumerevoli pini, che fanno cornice a numerosi vicini!
Mentre nel natio paese entrando nello stradone ad est si notano allineati vecchi pini, dalla alta chioma, dove anticamente esisteva una entrata con cancello in legno, per passaggio del proprietari Nobile uomo, Dottor Crixoni, lo ricordo col saluto gentile rivolto ai passanti.
Attualmente in quel luogo passano tante macchine in carosello salutando gli appiedati con gesticolazioni di mano non accorgendosi che ytascyrano i modi di mancata gentilezza lasciata alle spalle.
Da parte mia sarebbe piaciuto vedere passare gente con dimeno spicci.
Il paese che ho, lasciato era diverso che emanava profumi dai cammini acesi; di frittelle, dolci di diverso genere, adesso quei focolai sono tutti spenti! come vedi cambiano i tempi.
Giovani che al posto di amarsi divengono violenti opprimendo donne che non amano!
Mi chiedo dove si sta andando con questi personaggi che compiono atti incomsulti.
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Diversamente dal testamento di Donna Gerolama Tedde Delitala in Delitala quello della sorella, probabilmente di 11/12 più piccola di lei, è più ampio e arioso ed è redatto in lingua spagnola nonostante la presenza trentacinquennale dei Savoia in Sardegna.
In un primo momento i sabaudi volevano imporre la lingua italiana che essi stessi non parlavano preferendo usare il francese, data la loro origine savoiarda. Per questo motivo mandarono il gesuita Giovanni Maria Battista Vassallo ad insegnare Rettorica italiana presso l’Università degli studi di Cagliari. Si resero conto che un’operazione del genere non era fattibile visto che in tutti gli uffici pubblici e notarili e presso gli ordini religiosi e le stesse congregazioni religiose parlavano il castigliano o il catalano e la maggior parte delle popolazioni dei centri rurali si esprimeva in lingua sarda con le sue varianti del Nord, del Centro e del Sud dell’Isola, a sé stanti il Gallurese dell’omonima regione storica, il Catalano di Alghero e il Tabarchino di Carloforte.
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Sono passati quindici anni da quando il nostro blog da fisso si trasformò in dinamico.
Durante questi anni abbiamo pubblicato articoli di numerosi studiosi di storia di cultura e di lingua.
Tra gli studiosi annoveriamo docenti universitari, cultori di varie discipline compresa la lingua sarda.
A tutt’oggi la nostra amministrazione conta 1937 articoli, 57 pagine di profili biografici di autori e circa 463 commenti. Siamo incorsi per due volte in brevi interruzioni a causa di guasti tecnici dell’web.
A parte la perdita di alcuni articoli il blog è stato ricostituito integralmente.
Abbiamo difficoltà a ricostruire sia il numero delle visite sia quello delle pagine viste dal momento che i server cambiati non ci hanno garantito tutti la numerazione. Tuttavia posiamo dire che in quindici anni, calcolando 365 giorni per una media di 70 visite al giorno arriviamo a 333.350 visite e raddoppiando le pagine arriviamo a 766.500 pagine viste. Non abbiamo calcolato né gli anni bisestili e anche le maggiori medie di visite giornaliere e le pagine viste. I calcoli effettuati tuttavia ci offrono un’idea delle viste e delle pagine viste a livello planetario. Dal momento che il servizio Shiny-Stat ci permette di osservare settimanalmente le visite dai paesi dei vari continenti e dalle varie nazioni.
14 ottobre 2023 – 13 novembre 2023 visite 2.778 Media giornaliera 90 nella settimana da lunedì a sabato
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Son passati cinque anni da quando mia moglie è scomparsa. Non c’è stato niente da fare con le varie cure. Lei se n’è andata per sempre e giace nel cimitero di Pinerolo dove io vivo ormai solo.
Non è stato così per un albero di caki che stava morendo soffocato dall’edera vicino al parcheggio dell’ospedale dove sostavo in attesa che la mia consorte terminasse la terapia.
Memore della mia origine contadina, giorno dopo giorno, uscivo dalla macchina e cominciavo ad eradicare a poco a poco l’edera che andava soffocando la pianta.
Non mi accontentai di strappare quella evidente, ma con pazienza strappai fino in fondo alle radici quella malefica pianta che andava soffocando un’altra pianta.
Feci l’operazione dell’eradicazione con grande scrupolo, imitando quasi i medici che tentavano nell’ospedale davanti alla pianta di eradicare il virus C dal fegato della mia cara moglie.
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Commenti disabilitati su “L’albero di Caki soffocato dall’edera, da me eradicata, è rifiorito, non è rifiorita mia moglie dopo la chemio” di Antonio Maria Murgia . Leggi tutto
Troppo ingarbugliata ed esplosiva la situazione internazionale per riuscire a dire parole che non siano insulse.
Troppo sanguinante la ferita palestinese, israeliana, ucraina, per poterci mettere mano con superficialità.
Meglio lasciare spazio alla preghiera, alle buone diplomazie, agli aiuti concreti.
Chiunque altro può certo dire la sua, ma con umiltà, mitezza, fratellanza, direi riverenza nei confronti di chi giorno e notte si trova in guerra sommerso da macerie ed orrori.
Sino ad un annetto fa o poco più, per noi di questa parte del mondo, la guerra apparteneva ai libri di storia o a sfortunate povere terre lontane, potevamo non farci caso e di fatto non ci facevamo caso alcuno.
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Commenti disabilitati su “Il Signore degli eserciti preparerà un banchetto per tutti i popoli”. (Is 25, 6-9). di Maria Cristina Manca . Leggi tutto