Categoria : memoria e storia

Nulvi e dintorni: bevitori, litigiosi, poeti, scrittori, studiosi (e sante donne) di Ange de Clermont ( italian, english and spanish))

I candelieri di Nulvi

Con M. F. non ci si vedeva da anni e così, dopo esserci salutati, siamo andati a mangiarci una pizza nell’osteria-pizzeria di Chiaramonti, per l’aperitivo siamo andati al ristorante degl’inglesi e lì abbiamo potuto dare voce ai nostri ricordi, intanto gl’inglesi non capivano molto. Piuttosto quando ha preso la parola l’amico nulvese, ho dovuto tacere e prendere appunti, così è venuto fuori questo pezzo che oso pubblicare in due lingua in questo mio maledetto blog, di cui ormai mi sto stancando da morire. Di quanto scrivo io non ho colpa. D’altra parte non dirò il nome dell’interlocutore nemmeno se mi gettassero sulla graticola! Così ho promesso e così farò. 

“Nulvi, situato nella regione storico-culturale dell’Anglona, è forse il centro più antico  e più popolato di questa regione. Stravaccato sul monte San Lorenzo, si è lasciato andare quasi a valle nella zona di Santa Tecla dove un tempo transitava la ferrovia. Quasi dirimpettaio del lontano massiccio del Limbara, qualche volta ha provato a misurarsi in altezza senza riuscirvi. Accanto ha il più alto monte Scopa per ospitare le numerose pecore che a occhio e croce saranno circa 50 mila (se sbaglio si faranno sentire). Gli abitanti sono circa tremila, nulvese più nulvese  meno. Quando vi si giunge si avverte un’asfissiante presenza di bar e di avventori che gridano e bevono copiosamente il succo d’uva (così pare lo chiamino per ingannare sé stessi). Bevono e litigano, bevono e urlano, bevono e discutono di tutte le discipline del mondo: il vino fa pure questo scherzo. Quante volte da astemio mi sono dovuto sorbire discorsi sulla religione, sulla filosofia all’una di notte, con amici che si erano scolati  dieci litri  di vino a testa,  e poi con i famosi bicchieri della staffa non finivano più di salire a cavallo. Il vino fa bene al cuore, riscalda l’animo, stimola il cervello, accende la fantasia e distrugge il fegato. Non per niente a Nulvi pare si muoia soltanto di cirrosi e chi non beve campa cent’anni e oltre. Si racconta che questi veraci  anglonesi durante le famose nevicate, essendo rimasti isolati per qualche giorno, non appena si presentarono i soccorritori con i viveri, altro non seppero chiedere che del buon vino, rifiutando tutto il resto. Pare stessero soffrendo di crisi di astinenza. D’altra parte sono anche tutti, gli uomini, assaggiatori con tanto di patente e assaggia che ti assaggia viene la sbronza e più tardi la discussione accesa per la fede o contro la fede, per il partito o contro il partito, per i notabili o contro i notabili. D’altra parte c’è pure da osservare che i nulvesi sono artisti: poeti, scrittori e studiosi. Il più noto tra i poeti è Mario Nieddu, ma si ricorda la volta che la moglie Chiara partecipò con lui ad un concorso di poesia, lui perse e lei vinse. Stette tre giorni senza bere, a pane e acqua, nei suoi poderi dicendo “No lu poto baliare!” Già perché i nulvesi sono anche patriarcali, ma le donne, più astemie, con fine astuzia, li surclassano e quando vengono a sapere che stanno dormendo nelle bettole, vanno, se li caricano sulle spalle, li sbattono a letto e poi, se il giorno dopo tardano a svegliarsi, gettano loro addosso una damigiana d’acqua fredda.

Mentre le donne sono quasi tutte pie, fatta eccezione per le nuove generazioni che stanno tralignando, gli uomini  vanno in chiesa per il battesimo, la prima comunione, la cresima e il matrimonio, durante la vita poco ci passano, ci ritornano secchi e pesti per i funerali. Forse non è così per tutti: quelli che organizzano le sagre si mostrano devoti ai Santi e alla Vergine Assunta. La madre di tutte le feste non è né Pasqua né Natale, giornate di contanti per i pastori che vendono agnelli e porcetti, ma piuttosto la festa dell’Assunta quando  devono dimostrare una forza incredibile e superare la prova della robustezza e capacità di carico. Pastori, Agricoltori e Artigiani  il giorno in cui  portano in giro i candelieri più pesanti dell’intero globo vivono la loro storica giornata sacro-profana per poi raccontare ai piccoli le imprese del giorno e lo sforzo fatto per la devozione all’Assunta che sono certi che anche se malos e reos li proteggerà da lassù. Le donne, le vere salvatrici di Nulvi, sono serie e posate e al massimo, se disgraziatamente litigano, fanno subito la pace perché sono buone cristiane. Le meno devote sono le nuove generazioni di graduate all’Università.

Le nulvesi si sono liberate da un pezzo dalle meravigliose gonne capitine che in chiesa le facevano sembrare tante monache di clausura e hanno sposato ormai la moda, imposta da un lussuoso negozio di abbigliamento del centro paese che vende a tutti  col  metodo “pagherò domani o dopodomani e se no, non  pagherò”.

Pullulano le associazioni culturali, ma la più elevata è quella di Su Siddadu, diretta dal famoso avvocato Nieddu, uomo colto e pio: non beve, non dorme e prega per il suo paese. Gli dà man forte il pubblicista Mauro che conosce l’Anglona come le sue tasche e si occupa della semplice vita di questi villici che lui, molto campassionevole, giudica buoni, salvo lasciarsi corrompere dalla politica. E’ tendenzialmente ecologista e giustamente ce l’ha con queste “palle” eoliche che girano senza profitto per il paese e deturpano l’ambiente.

Altra testa pensante del vasto borgo è Nino, il medico dei nulvesi, che a far bastian contrario nelle discussioni, ci prende gusto. Quando fa il medico è serio e coscenzioso, ma quando inforca gli occhiali e inizia un dibattito o devi cedere o devi chiederti perché sei venuto al mondo. La sua micidiale dialettica non ha fine o ti arrendi o cadi a terra svenuto. Subito ti visita e dimentica per fortuna la discussione iniziata.

Oltre che poeti i nostri nulvesi sono scrittori forbiti e sovente pubblicano libri per mero mecenatismo. Sono generosi e ci tengono a ben figurare, vada in malora la ricchezza! Possiedono  un’industria del formaggio gestita  in cooperativa con la massima armonia: brigano certo, visto che è il loro massimo blasone “Nulvi brigadore!”Sanno però accordarsi quando è necessario. Producono ancora formaggio romano, ma hanno anche diversificato sia con la ricotta greca sia col grana di Anglona e con le deliziose perette. Tonti non sono i nulvesi che vantano un’antica collegiata di canonici che si può dire con i loro lasciti hanno arricchito mezzo paese. Sia biasimato per l’eternità il governo italiano e la magistratura che riuscì a chiudere la collegiata. Il clero nulvese è colto ed è riuscito a restaurare le numerose chiese ed oratori, non solo, ma anche i conventi ad uso culturale. Il convento dei frati francescani è utilizzato dall’associazione su Siddadu: l’unico inconveniente è che, a luci spente, si sente un salmodiare in gregoriano. Pare che i frati tornino nel loro convento per riprendere le loro preghiere a vantaggio delle anime dei nulvesi che, purtroppo, pregano solo di fronte ai pericoli e alle necessità.

Nulvi beneficia periodicamente della presenza estiva di personaggi illustri, di quelli che hanno fatto chiasso in Italia. Il figlio più genuino è lo storico già del PCI Salvatore Sechi, ordinario a Ferrara! Di lui si narra che quando, in consiglio di facoltà. i compagni lo attaccavano non ci pensava due volte a fiondarli con i libri che aveva in mano. A suo tempo, da buon “brigadore” suscitò una tale cagnara nel PCI che dovettero dimissionarlo subito. Seguì da parte sua un tale sputtanamento che costò al partito un danno superiore alle purghe staliniane. Conosciuto in America, parla l’americano come il nulvese, anzi si è scelto una moglie americana che, a quel che si dice lo ha talmente ammansito che, almeno in casa, si comporta come un vero gentlemen. Non so se sia vero, ma si racconta che quando si sono conosciuti hanno “brigato” per una notte intera e lui ha preso atto che litigare con un’americanoa è come mettersi a discutere col medico Nino, perciò ha deciso, niente più discussioni, in casa, fuori è un’altra cosa. Quest’eccellente storico ha una capacità espositiva che conquista anche i peggiori nemici, eccetto i ferraresi e i bolognesi che stavano per menarlo, ma i nulvesi non sono uomini da menare, con una bottiglia di vino in testa ti mandano al pronto soccorso e torni in paese con cento punti! Salvatore però nel suo paese viene in ferie e non vuole adirarsi, per cui saluta tutti gentilmente e solo dopo una vita ha accettato di confabulare in un venerdì de su Siddadu, io mi son persa la conversazione e mi sento davvero infelice, sono sicuro che mi sarei divertito da morire. Per dire l’ultima del nostro. Da giovanotto pare che seguendo l’istinto di Russeau abbia letto quanto poteva esserci nell’Anglona e nel circondario e solo Antonio Pigliaru lo spinse e non divorarsi la Biblioteca universitaria di Sassari. Benedetto ragazzo, calmati!

Altro campione nazionale che capita spesso a Nulvi, vendendo libri, idee, e frutta ecologica è Mario Capanna, letteralmente domato con raffinata saggezza da una ragazza nulvese, per conquistare la quale il Capanna ha dovuto scrivere un trattato De Virginitate. La giovane studentessa le ha detto si all’altare e da quel giorno ha diretto la sua vita a tal punto da farlo diventare ortolano e frutticultore ecologico e un eccellente scrittore. Quando scrive troppo lo porta in giro a visitare monumenti storici. Insomma, chi l’avrebbe mai detto che una santa fanciulla nulvese avrebbe ammansito un sessantottino scatenato come un furia. Peccato che il povero don Enea che assisteva gli universitari della cattolica non conoscesse la bella nulvese: la storia della contestazione in Italia avrebbe cambiato corso”.

Alzo le mani e prego l’amico di finirla. Si è fatta mezzanotte e gl’inglesi se ne vogliono andare a dormire in Via delle Balle, dove ospitano 11 gatti e 3 cani, ai quali debbono dare la cena e la buona notte. Per mia fortuna è arrivato, sia pure mezzo sbronzo l’amico di Nulvi, che deve accompagnare a Nulvi il comune amico. Lo saluto e torno rintronato a casa mia. Inutile raccontarvi la confusione deis sogni notturni. Se non scrivo non mi libero da quest’incubo. I nulvesi non se la prendano, io sono soltanto un trascrittore.

Nulvi and surroundings: drinking, quarrelsome, poets, writers studios (and holy women)

“This is a machine translation with google”

With M. F. not been seen for years and so, after we said goodbye, we  went to eat a pizza tavern pizzeria Chiaramonti for  the drink we went to the restaurant and Englishmen ‘we could  give voice to our memories, while Englishmen  did not understand much.
Rather when he spoke nulvese friend, I had to keep quiet and  take notes, so he came up with this piece that I dare to publish  two language in my damn blogs, which now I’m getting tired of  die. I write what I have no guilt. On the other hand I will not say the name
even if I threw on the grill! So I promised and will do so.

“Nulvi, located in the historical and cultural region of Anglona, ​​is perhaps the  oldest and largest population center in this region. Sprawled on the  Mount San Lorenzo, has let go almost to the valley in the Santa  Tecla where once the railway was passing. Most of the neighbor  Limbara away massive, sometimes tried to compete in  height without success. Next was the highest mountain to host Broom  The number of sheep at a guess will be about 50 000 (if I’m wrong  will be felt). The inhabitants are about three thousand more nulvese  nulvese less. When you arrive you feel the presence un’asfissiante  patrons of bars and shouting and drinking copiously grape juice (They call it seems to fool themselves). They drink and argue,  drink and yell, drink and discuss all the disciplines in the world:  Wine also makes this joke. How many times I had to be abstemious  sip discourses on religion, philosophy o’clock at night with  friends who had scaled ten liters of wine each and then with  famous glasses in the bracket did not end up more than a horse. The  Wine is good for the heart, warms the heart, stimulates the brain, turns on the  imagination and destroys the liver. Not for nothing seems to die in Nulvi  only cirrhosis and non-drinkers and over a hundred years Campa. It is said  true that these anglonesi during the famous snowfall, having remained   isolated for some days, when they presented themselves to the rescue  food, they could not ask for much good wine, refusing all  rest. It seems they were suffering from withdrawal symptoms. On the other hand are  even all the men, complete with license and tasters who tasted  you will taste the booze, and later the discussion turned to  faith or against faith, against the party or the party for the notables  or against the nobles. On the other hand there is also to be observed that the nulvesi  are artists: poets, writers and scholars. The best known of the poets is  Mario Nieddu, but remember the time he participated with his wife Clare  him to a poetry contest, he lost and she won. He stayed three days  without a drink, bread and water, its farms, saying, “No ku poto baliare!”
Already because nulvesi are patriarchal, but women, as teetotal,  with fine craft, and outclass them when they learn that they are
sleeping in taverns, they go, if you load them on his shoulders, slamming them to  bed and then, if you are slow to wake up the next day, throw at them  a carboy of cold water.  While women are most pious, except for new  generations that are degenerating, the men go to church for  baptism, first communion, confirmation and marriage, while  life just pass us, we return to dry and pests to the funeral. Perhaps  is not the same for everyone: those who organize festivals are devoted to show  the saints and the Virgin. The mother of all parties is neither  Easter or Christmas, days of cash for the shepherds who sell lambs  and piglets, but when the feast of the Assumption must demonstrate  incredible strength and stand the test of strength and ability to  load. Shepherds, farmers and artisans bring the day when around the entire globe chandeliers heavier live their historical  sacred-profane the day and then tell the small businesses  day and the effort to the devotion of the Assumption who are certain that  although reos Malos and protect them from up there. Women, the real  saviors of Nulvi, and cutlery are serious and at most, if  unfortunately, they fight, make peace at once because they are good  Christian. The less devout are the new generations of graduate University.  The nulvesi were freed from a piece by the wonderful skirts Capitina  that the church made her look like nuns, and many have  now married to the fashion, sets a luxury clothing store  the center of town that sells all the method “pay tomorrow or  tomorrow and if not, do not pay. ”

Teeming with cultural associations, but the more likely it is that of Su  Siddadu, led by prominent attorney Nieddu, well-educated and pious: he does not drink, does not sleep and prays for his country. It gives him a hand, the publicist Mauro Anglona who knows inside out and takes care of the simple life  of these villagers that he, very campassionevole, good judges, except  be corrupted by politics. It ‘tends to ecological and  rightly angry with these “balls” turbines that run non-profit  for the country and spoil the environment.
Another broad thinking head of the village is Nino, a doctor of nulvesi, which  contrarian to the discussions, we acquired a taste. When does the  serious and conscientious doctor, but when put on his glasses and begins a  debate or assign, or you have to ask you why you came to the world. The  His deadly dialectic has no end or you give in or fall to the ground unconscious.
Soon you visit and thankfully forgets the discussion started.  In addition to our poets are writers nulvesi polished and often  publish books for mere patronage. They are very generous and are keen to  appear, go down the drain the wealth! They have an industry of
Cheese managed cooperatively with the utmost harmony: some intrigue,  since it is their coat of arms up “Nulvi brigadore!” They know, however,  agreement when necessary. Roman still produce cheese, but  have also diversified with both the Greek and ricotta with grain
Anglona and delicious with pears. Tonti nulvesi are not boasting  ancient collegiate church of canons who can say with their legacies have  enriched half the country. Both blamed the Italian Government for eternity  and the judiciary who managed to close the collegiate. The clergy is nulvese  caught and managed to restore many churches and chapels, not only,  but also the convents to cultural use. The Franciscan convent is  used by the association of Siddadu: the only drawback is that,  lights off, you hear a Gregorian chant. It seems that the brothers  return to their convent to return to their prayers for the benefit  nulvesi the souls of that, unfortunately, only pray in front of  dangers and needs.  Nulvi benefits from regular characters of the presence of summer  illustrious of those who made noise in Italy. The son  is the genuine history of the PCI already Salvatore Sechi, professor in Ferrara!Of  he said that when his companions attacked him did not think of two  Sometimes sling with books in his hand. In time, as a good  “Brigadore” caused such uproar in the PCI who had to resign  immediately. Followed by such a disgraced his party, which cost a  Damage over the Stalinist purges. Known in America, speaks  nulvese like the American, indeed we have chosen an American wife who,  what it says it has so tamed, at least at home, you  behaves like a true gentleman. I do not know if this is true, but it is said that  when they met had “intrigued” to a whole night and he has noted that it is like arguing with un’americanoa to argue with  Nino doctor, so he decided, no more discussion, at home, outside is  another thing. This excellent historical exhibition, which has a capacity  conquer even the worst enemies, except that Ferrara and Bologna  were going to beat him, but the men are not beating nulvesi, with a  bottle of wine in his head to the emergency room and they send you back in town  with a hundred points! But Salvatore is on vacation in his country and does not want  angry, so politely greets everyone and only after a life has  agreed to confer on a Friday of de Siddadu, I am lost  conversation and I feel really unhappy, I’m sure I would  fun as hell. To say the last of ours. Since it seems that young  following the instinct to have read what could be Russeau  Anglona and its surroundings and only pushed him and Antonio Pigliaru  devour the University Library of Sassari. Benedict boy  calm down!
Another national champion, which often happens in Nulvi, selling books, ideas,  green and fruit is Mario Capanna, literally tamed with refined  nulvese wisdom from a girl, to win the hut which has  had to write a treatise De Virginitate. The young student has the
that is the altar and from that day he directed his life to such an extent  that he became gardener and an excellent and eco frutticultore
writer. When you write too him around to visit monuments  historians. I mean, who would have thought that a sainted maiden nulvese  would have tamed a sessantottino unleashed a fury. Pity that  Poor Don Aeneas, who attended the university of the Catholic  nulvese knew the beautiful: the history of protest in Italy  would change course. ”

I raise my hands and pray to stop his friend. It was midnight and made  The English if they want to go to sleep in the Bales Street, where  home to 11 cats and 3 dogs, which should give a good dinner and night. For my luck has arrived, albeit half drunk’s friend
Nulvi, which must accompany the Nulvi mutual friend. I say goodbye and return  dazed at my house. Needless to tell you about the confusion of sleep  night. If you do not write me free from this nightmare. I did not nulvesi  I am only to take a transcriber.

Con M. F. no se ha visto en años y así, después nos despedimos, nos fuimos a comer una pizza pizzeria-taberna de Chiaramonti la bebida nos fuimos al restaurante, donde los ingleses han dar voz a los recuerdos, mientras que el Inglés no entendía mucho.

Más bien, cuando habló nulvese amigo, que tenía que guardar silencio y tomar notas, así que vino con esta pieza que me atrevo a publicar dos idiomas en mi blog maldito, que ahora me estoy cansando de mueren. Escribo lo que no tengo la culpa. Por otro lado no voy a decir el nombre interlocutor, aunque me tiró a la parrilla! Así que y así lo he prometido.

“Nulvi, situada en la región histórica y cultural de Anglona, ​​es quizás el la población más grande y antigua del centro de la región. Tendido en el Monte San Lorenzo, ha dejado ir casi hasta el valle de Santa Tecla, donde una vez que el tren estaba pasando. La mayoría de los vecinos Distancia masiva Limbara, a veces trató de competir en de altura, sin éxito. La siguiente fue la montaña más alta para albergar Broom El número de ovejas en una suposición será de unos 50 000 (si me equivoco se siente). Los habitantes son nulvese unos tres mil más nulvese menos. Al llegar se siente la presencia de bares y un’asfissiante los clientes gritando y bebiendo copiosamente jugo de uva (por lo que parece llamar a engañarse a sí mismos). Beben y luchar, beber y gritar: beber y hablar de todas las disciplinas en el mundo: el vino está bien esta broma. ¿Cuántas veces he tenido que aguantar un discurso abstemio en la religión, la filosofía de la noche, con amigos que habían drenado diez litros de vino cada uno, y luego con las gafas famoso no más que el soporte terminó a caballo. El vino es bueno para el corazón, calienta el corazón, estimula el cerebro, se activa la imaginación y la destruye el hígado. No en vano, parece morir en Nulvi sólo la cirrosis y los no bebedores y más de cien años Campa. Se dice que estos anglonesi cierto durante las nevadas famoso, después de haber permanecido aislado durante pocos días, cuando los equipos de rescate apareció con la comida, que no se puede pedir mucho por el buen vino, rechazando el resto. Parece que sufrían de síntomas de abstinencia. En el otro lado también se todos los hombres, con licencia y catadores degustar El sabor es borracho, y más tarde la discusión se volvió a la fe o contra la fe, contra el partido o el partido de los notables, o en contra de los notables. Por otro lado también hay que observar que se nulvesi artistas, poetas, escritores y académicos. El más conocido de los poetas es Mario Nieddu, pero recuerda la época en que participó con su esposa Clara de un concurso de poesía, perdió y ganó. Se quedó tres días sin bebida, pan y agua, sus parques, diciendo: “No lun baliare poto!” Ya porque nulvesi son patriarcales, pero las mujeres, como abstemio, coningenio final, y superar a ellos cuando se enteran de que son durmiendo en las tabernas, se van, si los carga sobre sus hombros, golpeando a la cama y luego, si tardan en despertarse al día siguiente, lanzar en ellas una bombona de agua fría.
Mientras que las mujeres son más piadosos, a excepción de nuevo generaciones que se están degenerando, los hombres van a la iglesia para el bautismo, primera comunión, confirmación y matrimonio, mientras que la vida nos acaba de pasar, volvemos a secar y las plagas a los funerales. Tal vez no es el mismo para todos: los que organizan festivales están dedicados a mostrar los santos y la Virgen. La madre de todas las partes no es ni Semana Santa o Navidad, los días de dinero en efectivo para los pastores que venden los corderos y los lechones, pero cuando la fiesta de la Asunción tiene que demostrar una fuerza increíble y soportar la prueba de la fuerza y ​​la capacidad de de carga. Pastores, agricultores y artesanos traer el día en que alrededor de las lámparas de globo más pesado vivir su historia sagrado-profano el día y decirle a los pequeños negocios día y el esfuerzo a la devoción de la Asunción que está seguro de que
a pesar de reos Malos y protegerlos de allí. Las mujeres, el real salvadores de Nulvi, y los cubiertos son graves y la mayoría de los casos, si por desgracia, se pelean, hacen la paz a la vez porque son buenas Cristianas. Los devotos son menos las nuevas generaciones de graduadas Universidad.

El nulvesi fueron liberados de una pieza por el maravillosas Capitinas faldas que la iglesia le daba el aspecto monjas, y tienen muchas
ahora está casado con la moda, juegos de una tienda de ropa de lujo el centro de la ciudad que vende todo el método de “pagar mañana omañana y si no, no pagan. ”

Lleno de asociaciones culturales, pero lo más probable es que de Su Siddadu, dirigido por Nieddu prominente abogado, bien educada y piadosa: no bebe, no duerme y reza por su país. Se le da una mano, el publicista de Mauro Anglona, ​​que conoce a la perfección y se encarga de la vida sencilla de estos pobladores que, muy campassionevole, buenos jueces, con excepción de ser corrompido por la política. Se tiende a ecológico y justamente enojado con estas “bolas” de turbinas que funcionan sin fines de lucro para el país y arruinar el medio ambiente.

Otra cabeza pensante amplio de la aldea es Nino, un médico de nulvesi, que contraria a las discusiones, hemos adquirido un gusto. ¿Cuándo se médico serio y concienzudo, pero cuando se puso las gafas y se inicia una debate ni ceder, ni tienes que preguntarle por qué vino al mundo. La Su dialéctica mortal no tiene fin o que ceder o caer al suelo inconsciente. Pronto usted visita y gracias a Dios se olvida de la discusión comenzó.

Además de nuestros poetas son escritores nulvesi pulido y con frecuencia publicación de libros para el patrocinio simple. Son muy generosos y están dispuestos a aparece, vaya por el desagüe de la riqueza! Ellos tienen una industria de Queso administrada en conjunto con la armonía suprema: una intriga, ya que es su escudo de armas a “Nulvi brigadore!” Ellos saben que, sin embargo,
acuerdo cuando sea necesario. Romano siguen produciendo queso, pero también se han diversificado tanto con el griego y el requesón con el grano Anglona y deliciosas con peras. Tonti nulvesi no hacen gala antigua iglesia colegiata de canónigos que se puede decir con su legado han enriquece la mitad del país. Ambos culparon al Gobierno italiano para la eternidad y el poder judicial que logró cerrar el colegiado. El clero es nulvese capturado y logró restaurar numerosas iglesias y capillas, no sólo, sino también los conventos de uso cultural. El convento de los franciscanos se utilizados por la asociación de Siddadu: el único inconveniente es que, luces, se oye un canto gregoriano. Parece que los hermanos regresar a su convento para regresar a sus oraciones para el beneficio nulvesi las almas de los que, por desgracia, sólo rezar frente a peligros y necesidades.

Nulvi beneficia de los personajes regulares de la presencia del verano ilustre de los que hicieron ruido en Italia. El hijo es la historia verdadera de la PCI ya Salvatore Sechi, profesor en Ferrara! De dijo que cuando, en el consejo de profesores. los compañeros ataque no lo pensó dos veces una honda con los libros que había la mano. Con el tiempo, como un buen “brigadore” causó un gran revuelo como en el PCI que tuvo que dimitir de inmediato. Siguió a su parte como un caído en desgracia que le costó el partido más daño a las purgas
Stalin. Conocido en América, hablar de América como el nulvese, hecho que ha elegido una mujer estadounidense que, lo que se dice
domesticado para que, al menos en su casa, se comporta como un verdadero caballero. No sé si esto es cierto, pero se dice que cuando
conocida son “intriga” a toda una noche y señaló que un’americanoa discutir es la forma de discutir con el doctor Nino así lo decide, no hay discusión más, en casa, fuera es otra cosa.
Esta exhibición histórica excelente tiene una capacidad que vence hasta el peores enemigos, a excepción de Ferrara y Bolonia que estaban a punto de lo golpearon, pero los hombres no son los golpes nulvesi, con una botella de vino a la cabeza la sala de emergencias y te mandan de vuelta en la ciudad con un centenar de puntos! Pero el Salvador en su país está de vacaciones y no se enoje, tan amablemente saluda a todos y sólo aceptó después de una vida confiere a un viernes de de Siddadu, estoy perdido conversación y me siento muy triste, estoy seguro de que habría disfrutado de mueren. Decir el último de los nuestros. Un joven que parece seguir Russeau tiene el instinto de leer lo que podría ser y Anglona entorno y sólo Pigliaru Antonio lo empujó y devorar a los
Biblioteca de la Universidad de Sassari. Bendito muchacho, cálmate!

Otro campeón nacional, lo cual sucede a menudo en Nulvi, venta de libros, ideas, verde y la fruta es Mario Capanna, literalmente domesticado con refinada nulvese la sabiduría de una niña, para ganar la cabaña que tiene tenía que escribir un tratado De Virginitate. La joven estudiante tiene la que es el altar y desde ese día dirigió su vida hasta tal punto que se convirtió en jardinero y un frutticultore excelente y eco escritor. Cuando se escribe también a su alrededor para visitar los monumentos los historiadores. Quiero decir, ¿quién habría pensado que un santo nulvese de soltera se han domesticado a un sessantottino desató una furia. Lástima que
Pobre don Eneas, quien asistió a la universidad de la Iglesia Católica nulvese sabía lo bello: la historia de la protesta en Italia que cambiar de rumbo. ”
Levanto mis manos y rezar para detener a su amigo. Era medianoche y se El Inglés, si quieren ir a dormir en la calle de Bales, donde
el hogar de 11 perros y gatos 3, que debe dar una buena cena y por la noche. Para mi suerte ha llegado, aunque con poco borracho amigo de Nulvi, que debe acompañar al amigo Nulvi mutuo. Me despido y regreso aturdido en mi casa. Ni que decir acerca de los sueños confusión por la noche. Si no escribo me ha librado de esta pesadilla.

Commenti

  1. Caro Angelino, tu sai che a Nulvi ti vogliamo bene, ma dopo questa tua performance sono seriamente preoccupato per la tua futura incolumità. Quancuno infatti ha già minacciato di impalarti vivo e di esporti al ludibrio della popolazione nulvese sulla pubblica piazza. Noi de “Su Siddhadu” abbiamo già avuto pressanti richieste di promuovere al più presto qualsiasi iniziativa, su qualsiasi argomento, purchè tu sia invitato a partecipare. Chissà perchè.

    Mauro Tedde
    Agosto 7th, 2011
  2. Caro Mauro, (scrittore e poeta) per i nulvesi potrei anche farmi impalare, morendo martire per la fede come i cristiani dell’Erzegovina da parte dei turchi. Non dirmi che Nino non sia bastian contrario: le notizie su Salvatore le ho avute di prima mano, quella su Capanna le abbiamo avute da lui, salvo la vendita di ortaggi e frutta. Non dirmi che la moglie nulvese non l’abbia ammansito. Tutti li a Nulvi siete sotto il controllo delle sante donne che sono certo mi salveranno. Sempre pronto al dibattito su tematiche libere, memorie di vita e quel che vi pare.
    Un forte abbraccio
    Angelino

    Angelino Tedde
    Agosto 7th, 2011
  3. Caro Ange, non male il ritratto di Nulvi e nulvesi- solo che la maggior parte sono nati a Sassari. Cinquant’anni fa erano più ronpiballe, le liti frequentissime tra donne, in modo particolare alle fontanelle dell’acqua.Ti sei dimenticato del razzismo strisciante tra le classi sociali, delle vendette…..Col passare del tempo i chiaramontesi non sono più ladri,guardiamo i politici, i sedinesi cornuti – ognuno di noi dovrebbe toccarsi la fronte e tantomeno quelli di Perfugas abbiano la pancia.Ci siamo scelti questo nomignolo senza la “i ” apposta per far capire che qualche dente si è perso per strada, il diritto e l’istruzione hanno fatto il resto.Gli ubriacconi venivan riportati a casa con una sedia, le famose ubbriacature di zio Masia un uomo altissimo.Veniamo ai personaggi.Tore Sechi,inelligentone? a 22 anni era ancora al liceo. Mario Capanna, si racconta che per andare via dalla Cattolica abbia preso…… cosi mi raccontava padre monsignor Mottal, lo vidi diffronte alla Scala quella famosa notte della contestazione con un tascapane colmpo di pappassini e cadaginas , il tutto lanciato su dei signori distinti, per me figlio di pastori fu un trauma, imparai presto.La tua prosa ironica mi ha reso allegro e mi congratulo con te , per cui ti chedo di continuare a scrivere e affutidinde di quello che dicono gli altri che sono solo capaci di schiacciare mi piace Adiosu

    Nuvi Brgadore
    Agosto 8th, 2011
  4. Mi fa piacere del tuo gradimento. Io spesso sono paradossale per dare un pò di brio. Debbo dirti però che Salvatore ha percorso una brillante carriera accademica e pubblicistica e certamente ha fatto onore a Nulvi e alla Sardegna come tanti altri sardi-continentali. Altri docenti universitari, me compreso che mi sono fermato al primo gradino della carriera, siamo arrivati tardi alla maturità per tanti motivi e non perché non fossimo bravi. L’importante è la meta raggiunta per noi originari dei borghi rurali e con alle spalle nessun patrimonio. Per il resto, Nulvi, da cui proveniva mio bisnonno materno Giovanni Piras e Antonia Farre e il loro figlio ( mio nonno paterno Michele), rappresenta un pezzo del mio cuore con tutta l’Anglona che ogni mattina contemplo dal mio poggiolo con la vista di Nulvi alla mia sinistra, Martis Laerru eTempio con il Limbara, dirimpettai, e Perfugas ed Erula alla mia destra. Certo non manca la vista di Badesi e di Trinità e nelle limpide giornate invernali della Corsica e del suo più alto monte innevato. L’amore per la mia terra non m’impedisce certo di scherzare sui nostri blasoni anche se ormai scomparsi.
    Amezusvidere
    Ange

    scriptor
    Agosto 8th, 2011
  5. caro zio angelino,
    mi complimento con te per il tuo originale racconto su nulvi,ma soprattutto sui nulvesi.Hai rispecchiato la loro vera natura….Non potevo certo non commentare visto che, nel tuo racconto, hai menzionato anche il nome dei miei genitori.Ebbene, ti svelo un segreto, ancora oggi babbo pronuncia quella frase “non lu botto aliare…..” e mamma ci ride sù..un bacio

    anna nieddu
    Agosto 22nd, 2011
  6. Cara Anna, mi fa piacere che finalmente una nipote di Nulvi abbia letto il pezzo e lo abbia trovato gustoso. D’altra parte tuo padre forse aveva sottovalutato le qualità poetiche di tua madre e quando si è visto sorpassare c’è rimasto un pò maluccio. Ad ogni modo mandami qualche poesia di tuo padre e di tua madre, se vuoi con una foto di entrambi, che voglio pubblicarle su accademia sarda. Salutameli con grande affetto. Io ogni mattina e ogni sera vi mando il mio saluto dalla parte sinistra del mio balcone dove scorgo la parte di Nulvi dove abitate. Un abbraccio. Zio Angelino

    scriptor
    Agosto 22nd, 2011
RSS Sottoscrivi.