Ma il Ramadan non comincia in agosto? C’erano una volta le ceneri – di Ange de Clermont

L’otto marzo abbiamo festeggiato le donne con mimose e baci, negli schermi TV continua il carnevale nelle varie forme folcloristiche, domenica ci dovrebbe essere la pentolaccia, in molti paesetti, manca giusto l’albero della cuccagna! Impazza la pubblicità per ballando con le stelle, per il 12 marzo tutti in piazza (le donne?) non ho capito bene, credevo che con l’otto marzo fosse finita la festa! Sono anziano e arretrato, robivecchi! In agosto, quando avrà inizio il Ramadan tutti i quotidiani daranno ampi dettagli sul digiuno islamico, da che ora a che ora si smette di mangiare, a che ora, calato il sole, si potrà mangiare. Come bisogna comportarsi il venerdì di preghiera nelle moschee e fuori le moschee! Gl’islamici si che pregano e fanno penitenza. Chissa se si asterrano dal ciclo settimanale delle 4 mogli? Questa è una lacuna che voglio colmare appena passo accanto a Muammad, vicino alla scala mobile!

Peccato, da noi, non ci sono più particolari periodi di penitenza, un  tempo c’erano le ceneri, l’astinenza dalla carne il venerdì, e cento altri atti di solidarietà per i più poveri. Ora i telegiornali italiani ci parlano di Sara, di Yara, delle due sorelline, dei massacri di Gheddaffi, dei barconi con migliaia di migranti, del debito pubblico, delle serate festive del premier, della castigatezza di Mortadella e di Culatello, non so manco chi sono! Beh, ormai noi con la casta Rosy, siamo cattadulticom, teocom, cucucom!  Strano questo com, ah, sarà come dire cantachetipassa.com, blog, posta elettronica! Boh, boh,ma le ceneri? Sono così curioso che ho voluto saperne qualche rigo, ascoltando notizie dalla Turchia! Ma non è quel paese dove ammazzano ogni tanto un cristiano? Se non ricordo male è un paese laico. Chi ne capisce più! Ieri in Egitto hanno ammazzato 13 cristiani! Hanno fatto bene, ma perché disturbano l’Islam? Cerchino un posto in Polonia, lì, a quanto mi racconta una polacca non praticante, pare che ci siano alcuni cristiani o quanto meno non li ammazzano.

QUARESIMA DIGIUNO E PENITENZA

“Catechesi, ritiri per presbiteri e solidarietà. Sarà improntata su queste tre direttrici la prossima Quaresima nella comunità di Antiochia, guidata dal parroco padre Domenico Bertogli. “Vogliamo vivere questo tempo di preparazione alla Pasqua come un momento di annuncio e di perdono in comunione con i nostri fratelli ortodossi” dichiara all’agenzia Sir anticipando anche altri appuntamenti come quello con i padri Cappuccini di Cappadocia in aprile. “Attendiamo a breve la visita di mons. Ruggero Franceschini, presidente dei vescovi di Turchia e attuale amministratore del vicariato apostolico di Anatolia al posto del compianto mons. Luigi Padovese. Una presenza importante che intende anche rafforzare i nostri fedeli che attendono l’arrivo di un nuovo pastore dopo l’omicidio di mons. Padovese avvenuto il 3 giugno dello scorso anno”. Non mancheranno momenti di solidarietà grazie alla Caritas locale che, spiega il parroco, ha inviato una lettera ai fedeli per invitarli “alla condivisione materiale con chi è nel bisogno”. Una intenzione particolare di preghiera sarà per la chiesa di Iskenderun, guidata attualmente da una piccola comunità di frati minori conventuali, “rimasta profondamente colpita dalla morte di mons. Padovese. In questo senso l’arrivo di un nuovo vescovo è, a mio avviso, urgente, ma occorre attendere ancora qualche mese, forse un paio. Dovremo attendere, purtroppo, molto di più per avere la celebrazione del processo che faccia giustizia della morte di mons. Padovese”. “Per ricordarlo al meglio – aggiunge padre Bertogli – proseguiamo la nostra missione di annuncio. Dopo tante nostre richieste da giovedì scorso come leader della comunità cattolica, ortodossa ed ebraica non abbiamo più la scorta. Non è necessario e non ci sentivamo liberi, abbiamo dei telefoni cui chiamare per segnalare eventuali problemi, paure o necessità”. Annuncio che riprenderà vigore, secondo le parole del religioso, anche grazie “al ritorno dei pellegrini a Tarso ed Antiochia. Stiamo accogliendo, sin dalla fine di febbraio, diversi gruppi da Portogallo, Italia, Francia, Germania. E’ un frutto dell’Anno paolino, i pellegrini rafforzano la piccola comunità cristiana che così si sente parte della Chiesa universale. E per noi questo è di vitale importanza”. (R.P.)

Dal giornaleradio vaicano.

 

 

Commenti sono sospesi.

RSS Sottoscrivi.