“Il centenario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano” di Angelino Tedde

L’istituo superiore del Sacra Cuore di Gesù di Milano divenne Università nel 1924, esattamente un secolo fa. Domenica il Canale I della TV ha trasmesso la Messa celebrata nell’aula Magna dell’Università Cattolica che conta circa 47 mila studenti: si tratta dell’Università Cattolica già frequentata d’Europa tra quelle che si fregiano del titolo di Cattolica. In Sardegna si è ricordata la data della fondazione a Nuoro, con un convegno il cui maggior relatore è stato il dr. Guido Rombi studioso di questo tema indirettamente in quanto biografo di Don Enea Selis, diventato assistente della Cattolica e poi vescovo di Cosenza, per motivi di salute nominato Arciprete della Basila Vaticana. Avremmo dovuto partecipare anche noi, ma lo stato di salute e dell’età non ci ha permesso tanto, pur fornendo agli organizzatori dei dati interessanti concernente Sassari e la Cattolica. A causa della poca vista non possiamo consultare nessun cartaceo, ma dal momento che la memoria è ancora lucida possiamo contribuire con i ricordi testimoniando quanto sappiamo.

Quando alla fine degli anni sessanta si voleva istituire la Facoltà di Magistero a Sassari, in primo luogo se ne occupo’ il segretario dell’allora Mons. Arcangelo Mazzotti, Don Enea, a punto e noi ci battemmo sul quotidiano sassarese perché in mncan\za dell’intervento statale potesse nascere una succursale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. L’arcivescovo Mazzotti non per niente era stato promotore della conversione al cattolicesimo, durante la guerra del 1915-18, del socialista ufficiale Agostino Gemelli, era inoltre direttore spirituale della Beata Armida Barelli, entusiasta fautrice dell’istituzione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Lo stesso padre Gemelli, venne più volte a Sassari, a visitare il suo amico Mons. Arcangelo Mazzotti. Ebbi la fortuna, studiando allora in seminario, di conoscere tanto l’ arcivescovo quanto padre Gemelli nelle sue visite al suo amico frate minore francescano come lui. Era ridotto in carrozzella padre Gemelli, tuttavia volle intrattenersi benevolmente con noi seminaristi e coi nostri educatori missionari vincenziani.
La Facoltà di Magistero di Sassari sorse tuttavia insieme a quella di Arezzo, promossa da Fanfani, e da quella di Macerata, promossa da deputati della regione. Il 30 dicembre del 1969 sorsero così le tre facoltà di Sassari, Arezzo e Macerata. Certamente  la facoltà Sassari oltre che auspicata dal mondo cattolico nacque anche per l’interessamento del filosofo Antonio Pigliaru che intendeva dare l’opportunità ai maestri elementari della provincia di conseguire la laurea e una preparazione adeguata al loro compito. Molti iscritti sassaresi all’Università di Cagliari si dirottarono verso Sassari e parecchi di costoro divennero nel tempo direttori didattici, Molti professori del Liceo, forniti di titoli di ricerca, divennero anche professori o ricercatori della Facoltà. Lo scrivente per una serie di cause che non sto qui ad elencare vi divenni prima esercitazionista, successivamente contrattista e infine, per decreto ministeriale, partecipai a titoli al posto di ricercatore confermato. Più tardi anche a docente di storia della scuola delle istituzioni educative. La Facoltà crebbe e promosse nei trent’anni in cui ebbe a funzionare circa 2500 laureati in materie letterarie, in lingue straniere e in pedagogia. Si vedano in proposito i lavori pubblicati nelle rivista bolognese del CISUI e nella collana sassarese del CISUS diretta dal noto studioso di Storia Moderna prof. Gian Paolo Brizzi.  Incaricato della predisposizione della Guida dello Studente, in due di esse, mi preoccupai di tracciare appunti sui primi trent’anni della Facoltà  e di intervistare anche i vari presidi che succedettero nella Facoltà che poi anno’ ad  estinguersi con l’istituzione della Facoltà di Lettere classiche e moderne, di lingue  e della Facoltà di Pedagogia poi trasformatasi con la riforma in Scienze della Formazione.

Fatta questa parentesi e tornando all’Università Cattolica bisogna sottolineare la cura messa in opera a suo tempo da Don Enea da segretario del vescovo e da formatore dei laureati cattolica della FUCI nell’invitare sovente a Sassari luminari della Cattolica. Successivamente, realizzata una bella struttura di accoglienza tra i monti del Montiferru, soprannominata “La Madonniana” molti luminari della cattolica vennero a tenere conferenze e corsi a cui partecipavano intellettuali di tutta l’Isola. L’opera egregia morto Mazzotti e divenuto Vescovo don Enea, fu condotta assiduamente da don Giuseppe Budroni sulla cui attività chi lo desidera potrà trovare in questo stesso blog l’intenso lavoro di aggiornamento non solo del mondo cattolico. Alla Madonnina il mondo dell’Università cattolica fu tenuto sempre presente e tanti luminari si alternarono peer diffondere quanto fosse proficuo lo studio e la ricerca tra scienza e fede.
Fu una grave perdita la prematura scomparsa di Don Giuseppe Budroni. Dopo la sua scomparsa, infatti, l’associazione che l’aveva retta fini per sciogliersi e oggi tutto il meraviglioso compendio giace obliato nell’amena località tra San Leonardo e Cuglieri. Fu un vero peccato che quella fucina di fede e di cultura sia miseramente finita senza che nessun presule sardo abbia voluto sollecitare i laici a recuperarne l’anima dei fondatori e soprattutto degli animatori come DonEnea e Don Giuseppe Budroni.

Seguirà un  più adeguato articolo dello scrittore e storico Guido Rombi

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