Categoria : letteratura sarda

“Una società laicista” di Cristina Manca, scrittrice.

Partendo dal fatto circoscritto della maestra incriminata per le preghiere in classe, su cui non ho elementi per esprimermi, vorrei che si ampliasse il discorso perché comunque è stata spalancata una questione generale.
In una scuola – figlia di ideologie libertarie anni settanta e nipote di manipolazioni assolutiste fintamente liberanti più lontane – in cui si festeggia osannanti il carnevale dei mostri viventi di halloween, in cui alcuni genitori sognano per i propri figli una società GENDER come il più grande dono che gli si possa fare, in cui molte famiglie abdicano al loro dovere educativo e lasciano bambini e adolescenti in balia di sé stessi, di cartoni animati violenti, di film raccapriccianti, di musiche con messaggi più o meno subliminali di incitamento all’autodistruzione e al suicidio, di esperienze esistenziali deleterie o, nel migliore dei casi, superficiali; ecco, in una scuola e in una società così fatte, l’unico che sembra far loro paura, l’unico che reputano nemico da tener lontano, l’unico su cui si scagliano, si scandalizzano, su cui vengono permesse derisioni non politicamente corrette, l’unico verso il quale istigare indifferenza mista a disprezzo se non addirittura odio, l’unico intruso, sembra essere il Vangelo di Gesù Cristo.
Tuttavia tale realtà non dovrebbe spaventare i cristiani, in particolare i cattolici.
Anzi, dovrebbe invece spronarci ad essere più autentici, senza fanatismi, senza proselitismi ma anche senza sudditanze e complessi. “Il Vangelo è la sorgente di tutta la nostra civiltà”. (Kant).
Abbiamo duemila anni di civiltà cristiana alle spalle; duemila anni di genialità artistica cristiana: pittorica, architettonica, musicale, letteraria; duemila anni di opere  caritative cristiane; duemila anni di studio e genialità cristiane in ogni ambito dello scibile umano e sociale; duemila anni di santi che hanno dato la vita in nome di Cristo perché altri, molti altri, avessero la vita.
Certo in mezzo a tanta bellezza e verità, qualche cristiano in questi duemila anni ha anche tradito Cristo, in modo terribile, terribile! E ha sporcato il bel volto di Santa Madre Chiesa. Eppure Madre Chiesa resta misteriosamente Santa.
Insomma, un cristiano, un cattolico, senza fanatismi, senza proselitismi, deve sentirsi fiero e libero di annunciare Gesù Cristo. Di annunciarlo in qualsiasi sfera della società. Persino in una scuola. Di annunciarlo però soprattutto con la vita, e solo se è proprio necessario – come direbbe san Francesco –  anche con le parole. Basterà che usiamo ed incarniamo con santità e  autenticità la Parola del Dio Vivente.
Niente a che fare, ovviamente, tale autenticità e santità, con le blasfeme guerre di religione alla Putin da KGB che alcuni pseudo cattolici oggi plaudono, non accorgendosi di star tradendo e vendendo in tal modo proprio Colui che dicono di adorare.

Grazie dell’attenzione.
Cristina Manca.

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