“I ricordi delle Figlie della Carità del Rifugio Gesù Bambino” di Speranza Carta e di Grazia Ferraro

Speranza Carta

Ragazze al mare

Ragazze al mare

Non ricordo molto bene in che anno divenni ospite del Rifugio e quanti anni avevo, ma ricordo suor Teresa la prima suora della mia prima sezione.

Lei mi ha curato la ferita causatami alla mano dando un pugno alla finestra della cucina, perchè non riuscivo a chiuderla. Ricordo la superiora suor Mameli che mi prese sotto la sua ala. Mi piaceva stare sempre con Suor Assunta nella stireria: mi coccolava e io che la baciavo in continuazione. Non posso dimenticare Suor Rosalia che mi insegnò a cucire e a lavorare all’uncinetto. Lei mi accompagnò in parlatorio la prima volta che venne a trovarmi mia madre. Non sapevo che cosa fare o che cosa dire: guardavo suor Rosalia come per chiedere chi fosse, poi lei mi spiegò chi era, quando me lo disse, mi allontanavo adagio adagio e mi avvicinavo sempre di più a suor Rosalia. Mi guardò e mi disse:

– Saluta la mamma.- Io la guardai e scappai.- 

Grazia Ferraro

Grazia Ferraro

Grazia Ferraro

Come iniziare i miei ricordi sulle suore? Dovevo ancora compiere 2 anni quando entrai al Rifugio Gesu Bambino. Le suore di allora, che ricordo con piacere e affetto, erano Suor Mameli, amata da tutte noi bambine per i suoi modi amorevoli che dava ad ognuno senza riserve, una vera mamma per noi . Ci sarebbe da dire molto su di lei , mi concentrerò su ciò che per me ha fatto la differenza. Quando io non ero piu al rifugio perché nel 1977, la nuova superiora, Suor Salaris, che io non ricordo con piacere e della quakle preferisco non parlare, invece di continuare a proteggermi come era suo compito e vocazione, mi cacciò via dal Rifugio; avevo 17 anni.
Da quel giorno ebbero inizio i veri problemi. Suor Mameli, che allora non era piu al Rifugio, si trovava in un’altro istituto, anche lei aveva contribuito alla mia crescita soprattutto aveva capito il mio carattere esuberante e giocoso, frainteso da altre. Che dire di Suor Rosalia? Le ho voluto davvero bene, con lei ho vissuto piu tempo, era severa, ma buona, ci ha insegnato tante cose tra canti e giochi, ricordo anche le lunghe passeggiate serali a Lu Bagnu, tutte noi ragazze la seguivamo , ci comprava i ghiaccioli , e per noi era una vera manna . Era moderna e aveva introdotto alcune consuetudini a noi gradite.
Ricordo le innumerevoli risate con lacrime, che io le facevo fare. Riporto uno dei tanti episodi: lei non ci permetteva mai di vedere un film dopo carosello, perché, secondo lei erano per adulti e siccome dovevo capire la parola “adulti”, le feci questa domanda:

– Perché le supposte per adulti sì e i film no?-

Il mare del Rifugio a Castelsardo

Il mare del Rifugio
a Castelsardo

Rise tanto, che ancora oggi la ricordiamo per le sue risate.
Suor Vincenza la ricordo per la sua generosità e passione. Insegnava il catechismo a tutte le ragazze del Rifugio, ma è anche capitato che sostituisse nella nostra sezione Suor Rosalia, quando lei andava in ritiro. Allora si, che noi tutte scherzavamo facendola a beffa per la sua ingenuita. Comunque le volevamo bene. Suor Teresa. non l’ho conosciuta molto , ma la ricordo con affetto , si è sempre occupata delle piccole come fossero sue figlie ed era davvero dolce. Infine c’era Suor Paola che si occupava della cucina, ricordo di lei più che pasti che ci preparava, che non sopportava i miei canti. Quando era il mio turno di lavare i pentoloni con la mia amica Eleonora, la esasperavamo con i nostri ripetuti ritornelli, tra l’altro stonati e sguaiati, ci sgridava e noi a ridere di più.
Ringrazio tutte le altre suore che non ho citato, ma che ricordo con affetto.

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