Categoria : c'est la vie

International e-mail di Franzisca Passiu

Dalla nostra corrispondente in Inghiltrrra

“Ciao Ange de Clermont!

Come stai? Scusa il ritardo, ma questo è il mio primo giorno libero dopo due settimane! Purtroppo lo schiavismo perdura anche nella civilissima Inghilterra. Hai visto come ce le hanno suonate gli spagnoli….que verguenza y que paliza! Immagina me, unica italiana, attorniata da nemici ahahah

Qua tutto procede abbastanza bene, piove sempre e i vari Minosse, Caronte & co neanche ci sfiorano…anzi diluvia un giorno si e l’altro pure! Sto cercando di guardarmi intorno per trovare altri lavori, perché purtroppo mi è toccato stare nel peggiore posto del fast food, la cucina, ed è duro su tutti i livelli…caldo, rumori infernali, pressione, urla dai capi. Un paio di giorni mi è anche toccato fare volantinaggio, sarebbe bello….se non diluviasse e ci fossero 12 gradi! Perciò spero di trovare qualcos’altro, magari nelle pulizie! Mi sono informata presso un ostello e mi hanno detto che probabilmente tra un mese avranno bisogno di qualcuno…speriamo bene!

Ciao

Franzisca Passiu”

Commento: ci vuole coraggio ad apprendere l’inglese, Franzisca a questo punto è davvero un’eroina.

“19 luglio, Ciao Ange de Clermont, qua procede tutto come al solito….niente di nuovo, l’altro giorno è passata la Torcia Olimpica, ma pioveva a dirotto

quindi ho rinunciato. E’ ovvio che qua non sto bene, nel senso….a chi piace vivere in un posto dove a luglio piove sempre e fa freddo.

E’ ovvio che penso dopo anni di studio essere comandata da una ventenne nana semianalfabeta che non le va bene niente non rientrava certo nei miei piani, ma credo che quello che sto facendo io lo dovrebbero fare tante altre persone invece che stare allordonite a casa aspettando per un qualcosa che non arriverà mai. E’ ovvio che se in Italia e Spagna ci fosse un barlume di trovare qualcosa non starei qua, ma non vuole entrare in testa che non è così e quel poco che c’è (veramente irrisorio e al limite dello sfruttamento) sicuramente non si ottiene senza inglese e l’inglese, come tutte le lingue, si impara dove si parla sicuramente non in scuole da tre ore a settimana, perché? Semplicemente quando esci dalla scuola non esiste più sforzo, torni a casa e continui a parlare con i tuoi amici, guardare tv, leggere giornali, fare la spesa….tutto rigorosamente in italiano. Mentre qua ogni giorno è uno sforzo, ogni giorno sei obbligato ad imparare parole nuove al supermercato, in tv, a lavoro, facendo la spesa!

E’ pacifico che non starei qua se tutto ciò fosse possibile farlo comodamente da casa, purtroppo alla nostra generazione è toccato pagare un prezzo alto e la cosa peggiore è che molti dei miei coetanei non vogliono capire cosa sta accadendo. Non voglio essere catastrofica, ma tutte le persone che sono uscite dall’Italia fanno fatica a rientrare perché non riescono a trovare niente a delle condizioni accettabili (non dico buone! solo accettabili).

L’Inghilterra non è la panacea, ha i suoi problemi e molte cose che ho visto qua non mi sono piaciute….però vuoi paragonare con lo stare a casa a 30 anni e lasciarti vivere? No thanks! Detto questo, sogno di tornare presto in Italia e vedere il mio meraviglioso mare…spero non rimanga un sogno irrealizzato per troppo tempo!

Ciao

Franzisca”

 Cara Franzisca, hai ragione, anche qui i laureati in economia e commercio fanno i contabili in negozi di mobili, le infermiere operano in cooperative accontentandosi di lavori a domicio (prelievi, iniezioni ecc.). Mi fa riflettere che qui le badanti si becchino 890 euro al mese più gli oneri sociali. I praticanti avvocati o commercialisti non si prendono un fico secco, se non si procurano in famiglia e dintorni un pò di clienti. Tempi brutti sono e spero che dopo che avrai appreso bene l’inglese con la tua bella laurea potrai lavorare in vari settori. Certo la vita è dura e i tempi sono nequitosi, speriamo in un futuro migliore. Ciò che mi spiace è che non potrai dire che hai visto la fiamma olimpionica, maiale boia, perché in inghilterra i reni delle nuvole sono scassati e continuano a far la  pisciarella. Tutto sommato i nostri tempi erano migliori: gli anni Sesssanta pieni di speranza, nei Settanta ci siamo arrangiati con un prestito crucco ipotecando non so quanta parte della ricca riserva aurea. Gli anni Ottanta ci hanno offerto opportunità di lavoro a tempo indeterminato, i Novanta hanno cominciato a dare segni di declino, nel Duemila siamo allo sbando. Eppure devi vedere tutte le sere in città ogni genere di divertimento gratuito: film, pupazzi da strada, commedie in vernacolo, gruppi musicali, sagre e centomila altri accidenti, mentre al mare, la gente mostrando il seno al sole, si getta in acqua e sgambetta come un delfino. Non ti parlo dei paesetti, a O. il sindaco ha speso 24 mila euro per un certo Rujons, mentre i lavoratori con laurea, socialmente utili, puliscono le strade bighellonando alla grande.

Si achitettano storie, “lende” senza fine e il tempo passa, giorno dopo giorno, e la vecchiaia incombe come una saetta e le agenzie funebri anche nei piccoli centri fanno affari d’ora, intanto già pagano i parenti. Un becchino d’accatto viene pagato cento euro per portare con altri tre soci, l’estino dal carro funebre Suv in chiesa o al cramatoio e poi non trovi un cristiano per pulirti dai rovi la campagna o raccogliere le olive. Mondo boia viviamo in mezzo ad un immenso manicomio da quando li hanno chiusi hanno tracimato all’aria aperta.

In attesa di altre corispondenze, abbiti i miei più vivi auguri. God bless you!”

Ange de Clermont”

 

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