Categoria : c'est la vie

All’ amico blindato dall’aria artificiale a Bologna arroventata di Ange de Clermont

Amico mio
che vivi ahité blindato
sia dalla storia sia dall’aria fredda
a Bologna
che dopo il terremoto
alla grande, evitato,
arroventata è come l’inferno.
Ma tu stoico prigioniero
del dovere
aspiri muffa del  XVI secolo
blindato come un pesce
dentro il frigo.

 

Cinicamente conduci
il tuo lavoro
dopo esser fuggito
dal solleone marino
e dagli stridi infiniti
di Cloe, di Maia e di Altea
e dalle proteste
di Marta.

Non dico di Luisa
nonna solerte
nel gettarsi a mare
per custodire
la nidiata delle nipotine.

E già sogni Monmartre
anzi il Quartier Latino
dove les huitres
di tutto l’universo
attendono angosciate
le tue frementi papille
di bolognese verace:

 

 

Anche rinchiuso
tra archivi acarosi
e biblioteche
vorrai studiare
degli antichi viandanri
studenti le avventure:

Quando getterai a mare
queste scartoffie
e qui a Clermont
verrai a mangiar trofie
col porcetto arrostito
e lo squisito Capichéra
che l’amico d’Arzàga
m’ha donato?

Quando fuggendo col cavallo
alato
verrai a Clermont
per visitare romanico-pisane
abbazie e monasteri antichi?
Quando t’mmergerai
nell’ombra delle domus de Janas
per leggere sulle pareti
disegnate capanne e spirali
votive?

Quando alla fonte
di Santa Giusta
berrai fresca sorgente
e all’ombra dei pioppi
il porcetto lo gusterai freddo
irrorato di vin robusto
dell’ierzina vigna?

Amico mio
la vita passa
e verso l’eterno corriamo,
ma in attesa brindiamo
nei lieti calici
un frizzantino Sella e Mosca!

Tu non ascolti
e con integratore
digitando di storie
e di pandette
ingannerai le tue papille:

Da’,  Clermont non è lontano
sali in aereo
noi qui ti attendiamo
al tepore del monte
e alla brezza marina
che oltrepassa quel costone
che se l’onda del mare ci nasconde
ci mostra della Corsica
innevato il tetto.

Commenti sono sospesi.

RSS Sottoscrivi.