Categoria : c'est la vie

International email di Franzisca Passiu e Pedro Kinsen

“Ciao Angeli! Scusa il ritardo, ma eravamo suuuuuper occupati tra cercare casa e lavoro! Grazie mille per gli auguri, google translator è una meraviglia hahahah! Come stai? Noi qui stiamo bene….abbiamo una casa e anche il lavoro! Siamo colleghi io e Pedro al burger’s king, una catena di fast food uguale al mc donald’s!  Pedro  sta alla cassa ed io in cucina…..che sfiga hahah!

La casa è bellissima, una di quelle tipiche inglesi su 4 piani, tutto moquette! Per il momento non guadagnamo tanto perché siamo in “training”, ovvero ci stanno insegnando quindi facciamo 15 ore a settimana…ma molto probabilmente ce le aumenteranno tra poco! Però abbiamo il contratto, quindi male che vada possiamo chiedere i sussidi allo Stato.

Qui si sta bene, a parte il tempo….è estate solo sulla carta, piove sempre e di notte fa un freddo polare! Gli inglesi sono gentili ed educati, non abbiamo avuto nessun problema in particolare….l’unica nota stonata è stata che mi hanno derubato nell’ostello circa 2 settimane fa…giusto il giorno del mio compleanno! Per fortuna non avevo soldi in contanti perché li tengo sempre con me, però si sono portati via passaporto e carte che ho subito bloccato….ma il passaporto è una gran rottura perché subito mi sono dovuta confrontare con la inettitudine del consolato e cose burocratiche, per risolvere la situazione dovrei andare a London City, ma non ho tempo perciò  sto lasciando in sospeso.

Per quanto riguarda i prezzi, gli affitti sono cari 500 euro per una stanza e siamo in 10! E’ la cosa più economica che abbiamo trovato! Mentre nei supermercati, non più di tanto…ovviamente quello che in Italia costa 1 euro qui costa 1 sterlina, quindi sempre leggermente più caro, però c’è moltissima concorrenza quindi ci si può destreggiare! Ecco qui in breve i miei primi 20 gg in England.

Un abbraccio

Franzisca”

“Carissima Franzisca, immagino che cosa significhi essere catapultati in un mondo così variegato come l’Inghilterra. L’ho capito da quando 12 famiglie inglesi e una tedesca si sono fiondate nelle case e nei palazzi storici di Clermont. Li hanno pagati da 20 mila e 30 mila euro e con altre 5 mila o 10 mila li hanno restaurati. Pensa che si sono fatti anche il loro ristorantino all’inglese. Se cerchi in google forse trovi la storia di una loro scelta di Clermont.

La traduzione l’ho fatta sì col translator, ma alcune espressioni le ho apprese dal consueto repertorio che noi stessi usiamo e che alcuni miei amici emigrati in Australia usano quabndo mi scrivono, tipo God bless you. Ti ho cercato su face book, ma ho visto che al posto delle tue foto hai messo Falcone e Borsellino. Così anche il tuo viso come quello di Beatrice è scomparso. Pazienza, per me, la vita è stata un continuo dire addio a coloro che ho amato e amo ancora!

Vi ammiro, ma mi piange il cuore a saperti in mezzo ad infiniti quintali di patate fritte. Ad ogni modo so dalla figlia della signora P. che ci sono spazi per migliorare lavoro e guadagno, lei da baby siter sì è piazzata in un magazzino di alta moda non è poco per una laureata in lettere moderne con tesi in Storia dell’Arte.

Verrà con un’ amica inglese dal 31 luglio al 7 agosto, l’amica dormirà presso di me con l’attuale inquilina.

Mi spiace che ti abbiano derubata, cerca di stare più attenta, paese che vai ladri o ladruncoli che trovi! I consolati! Una massa di pelandroni a spasso per il mondo e noi a pagare!

Dieci in stanza?  Spero non stipati in cucce come in carcere. Con possibilità di respirare un pò d’aria. Mi sta venendo la voglia di aprire una rubrica sui nostri giovani che vanno in England, ma non voglio violare la segretezza della corrispondenza in modo assoluto. Per un verso questa situazione mi buca il cuore, per l’altro verso penso alla poesia di Gibran sui figli: “Tu, genitore,  hai per casa il passato, i figli hanno per casa il futuro.” Ogni sera prego che Iddio vi aiuti e mando il mio angelo dai vostri angeli per carezzarvi il viso e portarvi la mia tenerezza, piccoli eroi del secolo XXI! Un forte abbraccio a te e a  Pedro, il fortunato cassiere della futura Banca di Spagna che parla inglese.

A presto, cara Franzisca!”

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