Categoria : onomastica

I COGNOMI SARDI ARIPPA, GARIPPA e l’appellativo lat. agrippa di Massimo Pittau

I cognomi sardi Arippa, Garip(p)a, Garribba sono molto rari e poco diffusi nell’Isola. Anche se ormai risultano attestati rispettivamente Arippa a Cagliari, Muravera, Nùoro, Quartu, Quartucciu, Serramanna, Garip(p)a a Fonni, Fordongianus, Macomer, Oliena, Orgosolo, Oristano, Sagama, Sassari, Siapiccia, Tonara, Garribba a Sassari. A me sembra di intravedere che la loro zona originaria fosse la Sardegna centrale (Fordongianus, Fonni, Oliena, Orgosolo, Tonara), con epicentro a Fordongianus, l’antico Forum Traiani\1\. È più ovvio infatti ipotizzare che un cognome raro si sia diffuso da un’area isolata verso la periferia, che non il processo contrario.

Dopo una mia iniziale proposta etimologica\2\, poi ritirata, già da tempo io ho prospettato che in effetti questi cognomi sardi sono tre varianti di uno solo, il quale deriva dal corrispondente antroponimo (gentilicium et cognomen\3\) lat. Agrippa, a sua volta dall’appellativo lat. agrippa «individuo partorito per i piedi», cioè con parto podalico\4\.

Se oggi ritorno sull’argomento, dipende dal fatto che in questi giorni ho effettuato un’altra scoperta linguistica.

In primo luogo, sul piano strettamente fonetico faccio osservare che nella forma del cognome sardo Arippa rispetto alla base lat. Agrippa è caduta la velare sonora, esattamente come per il lat. agrestis-a è caduta nel sardo log./camp. areste/i (mentre risulta conservata nella forma sardo centrale agreste)\5\. Invece nella variante Garippa è avvenuta una ovvia metatesi tra la vocale e la consonante iniziali.

Oltre a ciò sono dell’avviso che il lat. Agrippa o sarà stato il gentilicium o cognomen di un individuo romano arrivato e stabilitosi in Sardegna oppure sarà stato attribuito da parte dei Romani come cognomen o soprannome a un individuo propriamente sardo.

In secondo luogo faccio osservare che del lat. agrippa Plinio il Vecchio (Nat. Hist. 7, 45) spiega: in pedes procidere nascentem contra naturam est, quo argumento eos appellavere agrippas «venire alla luce per i piedi è contro natura, per il quale motivo li chiamarono agrippas» (si veda anche Stazio, Theb. 2, 617).

Per la etimologia che corre di questo appellativo latino gli etimologisti sono soliti richiamare il sanscrito ágram «punta» e inoltre il lat. pes, pedis\6\; senonché la spiegazione che comunemente si tenta di dare della parte finale del lat. agrippa è veramente lambiccata e pertanto non è neppure il caso di analizzarla o semplicemente esporla.

Per parte mia invece in primo luogo richiamo i greci ákron «punta» e akropódion «punta del piede», in secondo luogo segnalo e sottolineo la eccessiva distanza e differenza fonetica del lat. agrippa dalla supposta base latina o da quella greca, ragion per cui prospetto che in realtà siamo di fronte a un vocabolo etrusco (ovviamente anch’esso di matrice indoeuropea). Circa questa eccessiva differenza fonetica segnalo la situazione analoga del lat. Paestum rispetto alla base greca Poseidonía, eccessiva differenza che è da spiegarsi come effetto di una intermediazione etrusca tra la forma greca e quella latina.

Una conferma dell’origine etrusca di agrippa viene chiaramente data dalla vocale finale /–a/ per un appellativo maschile, proprio come nei lat./etr. lanista «carnefice», lixa «cuoco», praecia «banditore», rabula «ciarlone», sculna «mediatore», scurra «buffone», verna «servo nato in casa».

Infine segnalo e preciso che nella lingua etrusca una base ACRI- è evidente negli antroponimi ACRI, ACRIE, ACRIENA, ACRIINA\7\.

 NOTE

\1\ Vedi Pittau M., I toponimi della Sardegna – Significato e origine, II Sardegna centrale, Sassari, 2011, EDES (Editrice Democratica Sarda), pag. 812.

\2\ Vedi Pittau M., I cognomi della Sardegna – significato e origine, Sassari 1990.

\3\ Vedi Solin H. et Salomies O., Repertorium nominum gentilium et cognominum Latinorum, Hildesheim-Zürich-New York 1988.

\4\ Vedi Pittau M., Ulisse e Nausica in Sardegna, Nùoro 1994, ediz. Insula, pag. 141; Pittau M., Dizionario dei Cognomi di Sardegna, voll. 3, Cagliari 2006, quotidiano “L’Unione Sarda”.

\5\ Vedi Wagner M. L., Historische Lautlehre des Sardischen, Halle 1941, § 263.

\6\ Ernout A. – Meillet A., Dictionnaire Étymologique de la Langue Latine, IV édit., IV tirage, Paris 1985; Battisti C.- Alessio G., Dizionario Etimologico Italiano, I-V, Firenze 1950-1957; Devoto G., Avviamento alla etimologia italiana – Dizionario Etimologico, Firenze 1968².

\7\ Vedi Thesaurus Linguae Etruscae, I Indice lessicale, Roma 1978; I Supplemento, 1984; Ordinamento inverso dei lemmi, 1985; II Supplemento, 1991; III Supplemento, 1998. Seconda edizione, Pisa-Roma 2009; Pittau M., Dizionario della Lingua Etrusca, Sassari 2005 (Libreria Koinè).

Massimo Pittau

www.pittau.it

 

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