Categoria : toponomastica

Orosei= di Massimo Pittau

Orosei (Oroséi) (paese della Baronia in provincia di Nùoro). Il toponimo esiste anche negli agri di Bosa, Calangianus e Talana e trova corrispondenza con gli altri toponimi Orosái (2: Birori, Pozzomaggiore), Orosè (Austis), Oroso (Bortigali), Orrosassò (Tonara); Orossolò e Oróssi (Fonni), Orrosile (Bultei), Orrossili e Arroséi (Baunei), Orosutho (Ollolai), Orusèi (Suelli, VGS), Rosalè (Orune), Arcu Rosadulu (Villasalto), Rosè (Porto Torres), Roséi (2: Pozzomaggiore, Tramatza) (accento, suffissi e suffissoidi sardiani o protosardi).

La matrice sardiana del toponimo Orosei è confermata appieno dal suffisso -ínu dell’etnico Oroseínu, proprio come in Alaínu, Buddusoínu, Lanuseínu, Torpeínu, Trieddínu, Urzuleínu, ecc. (M. Pittau, Ulisse e Nausica in Sardegna, Nùoro 1994, pag. 215).

Ciò premesso dico che tutti questi toponimi possono essere confrontati – non derivati – col lat. rosa «rosa» (prestito forestiero come indica già la -s- intervocalica non rotacizzata; Ernout A. – Meillet A., Dictionnaire Étymologique de la Langue Latine, IV édit., IV tirage, Paris 1985) e quindi probabilmente “fitonimo mediterraneo”. Invece l’appellativo sardo rosa, orrosa, orrossa, arrosa «rosa» può derivare dal corrispondente latino, ragion per cui possiamo interpretare che il fitonimo esistesse già in Sardegna, nella lingua sardiana o protosarda, prima che ve lo portassero i Romani (M. Pittau, La Lingua Sardiana o dei Protosardi, Cagliari 2001 (Libreria Koinè Sassari).

Nei documenti medioevali Orosei è citato parecchie volte, data l’importanza che aveva il suo porto fluviale, e viene citato con le seguenti forme: Uruse, Urise, Orise (certamente con l’accento sulla vocale finale), Orisei, Urusey (SSls 150, CHS num. 18; GG 485; CREST XXV 22). È citato numerose volte fra i villaggi della diocesi di Galtellì che nella metà del sec. XIV versavano le decime alla curia romana (P. Sella, Rationes Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV – Sardinia, Città del Vaticano [Roma] 1945) e così pure nella Chorographia Sardiniae di G. F. Fara (anni 1580-1589).*

http://www.pittau.it/

 * Estratto dall’opera di M. Pittau, I toponimi della Sardegna – Significato e origine, II Sardegna centrale, EDES, Editrice Democratica Sarda, Sassari 2011.

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