Categoria : recensioni

L’istruzione in Sardegna 1720-1848 di Fabio Prùneri

II primo censimento della popolazione italiana, nel 1861, registrava, fra le molte differenze che marcavano i caratteri del nord e sud della penisola, la vistosa discrepanza tra le diverse regioni in ordine al grado di alfabetizzazione. La Sardegna non è stata oggetto di ricerche approfondite in merito a questo aspetto della sua storia. È prevalsa la semplificazione, comune peraltro a tutto il centro e sud Italia, che risolveva la questione entro le dicotomie istruzione/analfabetismo, scrittura/oralità. Tali dualità finivano per tradursi, poi, in connotati morali descritti dal binomio civile/barbaro. Questa ricerca, grazie a sondaggi condotti negli archivi comunali, diocesani e di Stato, mira a mettere in luce la complessità del contesto entro cui svilupparono le intelligenze, si articolarono i gruppi, si educarono i ceti popolari e si riprodussero le leadership in Sardegna dal 1720 al 1848.

 

Fabio Prùneri

I mutamenti e le permanenze culturali, documentati da molteplici fonti (archivistiche, epistolari, legislative) edite e, soprattutto, inedite, manifestano la stretta attinenza del processo di scolarizzazione alle vicende politiche e sociali, nella convinzione che molti dei problemi ancora irrisolti nell’isola abbiano origine dalla storia delle sue istituzioni educative.

In attesa di ultimarne la lettura, per un’ampia recensione, riportiamo la presentazione del saggio di Fabio Prùneri, edito dall’Editrice il Mulino, per dare quanto prima la notizia editoriale di quest’importante studio sull’istruzione e sulla società sarda dell’epoca sabauda, meritevole di collocarsi accanto ai classici della storia sarda, dalla lettura avvincente e sicuramente degno dei più ambiti riconoscimenti da parte delle maggiori istituzioni culturali dell’Isola. (A. T.)

Fabio Pruneri, L’istruzione in Sardegna 1720-1848, il Mulino, Bologna 2011,

pp. 352 €. 27, 00.

Commenti

  1. E’ con immensa gioia che vedo apparire il lavoro corposo, di matrice archivistica, di calibrata impostazione di storia sociale e dell’istruzione dell’epoca sabauda in Sardegna.
    Un lavoro che ho cercato di seguire con il più caloroso stimolo e incoraggiamento presso il giovane e bravissimo collega “continentale” ormai dei nostri, che mi è succeduto nell’insegnamento decennale di storia della scuola e delle istituzioni educative presso l’Uniss. Egli, con genuina empatia per le vicende isolane, con il giovanile intellettuale vigore che lo contraddistingue ha saputo realizzare quello che era il mio sogno: colmare il vuoto storiografico sull’istruzione moderna sarda con competenza e con una scrittura limpida e avvincente. Dirgli grazie è poco. Mi auguro che coloro che presiedono varie istituzioni culturali sappiano dargli anche pubblicamente i meritati riconoscimenti. Io, mentre porto a termine la reiterata lettura, e mi accingo a predisporre un’ampia recensione, ringrazio con profonda commozione Fabio col quale ho condiviso entusiasmi ed ansie per la conclusione di questa ricerca. Credo che, grazie a lui, il mio sogno si sia avverato.
    Angelino Tedde

    scriptor
    Aprile 18th, 2011
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