Il giro dell’Africa. Prima tappa. La Libia – di Angelino Tedde

La Libia ha circa 6 milioni di abitanti, con una superficie di oltre un milione e settecentomila chilometri quadrati, la quarta dell’Africa e la sedicesimo del mondo.

Il Pil italiano, si sa, è di 30 mila dollari pro capite, quello libico è di oltre 14 mila dollari, che paragonato al Pil egiziano, 5 mila dollari (con 80 milioni di abitanti), e a quello tunisino di 8 mila dollari (con 10 milioni di abitanti) la fanno brillare per la crescita economica e per il benessere dei suoi abitanti.

La stessa produce quasi 2 milioni di barili di petrolio al giorno e dieci miliardi di gas naturale all’anno.

Per forza di cose, se il vicino di casa, è ricco di prodotti che tu non hai e che sono vitali per la tua esistenza cerchi di mantenere buone relazioni. Di fatto l’Italia è al primo posto per queste relazioni, mentre è naturale che i paesi famelici di energia siano invidiosi dell’Italia e che gl’italiani che criticano i vari governi per i rapporti con Gheddaffi siano quanto meno sciocchi, si tratti pure delle massime teste d’uovo della Nazione. Andate a vedere che cosa scrivono i giornali italiani, oggi.

E’ giusto che l’Italia, di fronte ad appurate stragi, si faccia sentire per il rispetto dei diritti umani, ma è da stupidi, andare oltre, perché se il vincitore di questa guerra civile all’interno della Libia, si dovesse rompere le scatole, l’Italia precipiterebbe in una seria crisi energetica e si vedrebbe invasa dai nostri fratelli africani, che noi, probabilmente non sapremmo come sistemare, a meno che ogni famiglia italiana non entri nell’ordine delle idee di accoglierne un certo numero in casa propria, con qualche inconveniente.

L’altro nazione amica, la Federazione russa, ha petrolio e gas fino alla fine del mondo. Critichiamo le relazioni del nostro governo con la Russia e poniamo che i russi si rompano le scatole. In questo caso torniamo alle lanterne ad olio, all’economia del porco, al pane e formaggio. Se attendete che l’Europa ci soccorra, provate a chiederlo a su cucu! Intellettuali italiani, un giorno gloria del mondo, oggi cuccia a terra e sutta a ru rettu! Feminas e non omines comente Umberta Eco! Malasorte si non  si faeddat de a issa tando troddiat dae sa buca!

Domanda da un miliardo:

Chi è a capo dell’insurrezione in Libia?

Chi ha interesse ad abbattere Gheddaffi?

Chi brucia i palazzi del governo?

E chi finirà per sabottare l’estrazione del petrolio e del gas?

Non ci è servita la guerra all’Irak?

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