Categoria : politologia

Lorenza Carlassare costituzionalista per il No al referendum

lorenzaLa personalizzazione del referendum era un fatto “gravissimo” e quindi ben venga il cambio di registro comunicativo di Matteo Renzi. Eppure, Lorenza Carlassare, costituzionalista e tra le più agguerrite esponenti del comitato del no al ddl Boschi, è convinta che questo non basterà a spostare la discussione sul merito “perché l’impressione – spiega – è che su questo non abbiano niente da dire”. Anzi peggio, visto che il premier – sostiene- usa argomenti che sono “miserandi” se non addirittura “squallidi”, come quello sui risparmi.

Il presidente del Consiglio ha smesso di dire che si dimetterá in caso di vittoria del no e ha anche aggiunto che la legislatura andrà comunque avanti fino al 2018. Non era una delle cose che avevate chiesto?

Il fatto che avesse personalizzato questo appuntamento era gravissimo perché la Costituzione è di tutti, non un problema di sopravvivenza del premier. Che sia tornato indietro è opportuno ma l’impressione è che lo abbia fatto perché pensa non ci sarà esito da lui sperato. Io credo anche che lui non abbia mai avuto davvero l’intenzione di dimettersi, però pensava che gli andasse bene, era convinto di buttare sul tavolo una carta vincente. Adesso non ha più quella sensazione e cambia registro.

A questo punto, però, non sarà più facile spostare il dibattito sul merito della riforma come da voi auspicato?

A me pare che nel merito non ci vogliano entrare perché non hanno niente da dire. Loro ammettono che questa riforma non è perfetta ma sostengono che è da approvare assolutamente, invece di parlare dei contenuti. Io da 20 anni critico il bicameralismo paritario ma se deve essere cambiato in peggio, allora lasciamolo così. Il fatto è che il senso di tutta questa operazione è togliere la voce al popolo. Con un Senato non più elettivo e una legge elettorale per la Camera che non riproduce gli orientamenti del popolo ma ne deforma l’esito, sia Parlamento che governo e organi di garanzia finiscono in mano a un piccolissimo gruppo.

C’è un altro fronte del No, costituito dai partiti di opposizione. Con loro è possibile fare strategia comune o hanno una visione troppo politicizzata dell’appuntamento?

A me importa poco, interessa il risultato. Io penso che questa riforma sia pericolosa e se altri sono della stessa opinione, bene. Però non c’è dubbio che loro abbiano una impostazione più politica. Tra l’altro Renzi sta realizzando ciò che Berlusconi non era riuscito a fare e io credo che anche loro si siano spaventati perché hanno intravisto il possibile risultato del Paese in mano a una forza politica che piglia tutto mentre agli altri non resta niente.

La minoranza Pd vincola il suo sì alla riforma alle modifiche all’Italicum. Anche secondo lei le due cose vanno legate?

Intanto io penso che la Consulta boccerà quella legge. Quanto al resto, la legge elettorale di certo aggrava gli effetti del ddl Boschi. Ma la riforma senza l’Italicum resta comunque sbagliata e inconcludente, pericolosa dal punto di vista dell’efficienza di cui parlano tanto. Cominciamo da Senato: è vergognoso che una Camera con potere legislativo non sia rappresentativa del popolo. Questo Senato può rinviare leggi, può fare proposte e inoltre in alcune materie è paritario, come per esempio sull’Europa, e non si tratta certo di sciocchezze. E’ molto probabile che sorgano anche conflitti tra l’una e l’altra Camera ed è previsto li risolvano i due presidenti tra loro. E se non sono d’accordo, cosa fanno? È una riforma pericolosa, senza senso e molto mal fatta.

I fautori del Sì insistono molto sui risparmi. Neanche questo argomento considera valido?

Io credo che in democrazia l’idea che un organo rappresentativo abbia dei costi sia normale, sinceramente non abbasserei il discorso a questo livello. Qui ci giochiamo un organo rappresentativo e questo come argomento mi sembra miserando e squallido. Peraltro, pare che il risparmio sia ridicolo, 50 milioni e non 500 come dice il premier.

Se a suo giudizio Renzi ha capito che rischia di perdere il referendum, perché voi non siete nemmeno riusciti a raccogliere le firme necessarie?

Non abbiamo avuto nessuno alle spalle, nessuna struttura che ci ha supportato, solo volontari e persone gentili che ci hanno dato una mano.

Forse è il caso di chiarire un punto: questa è la Costituzione più bella del mondo o lei pensa che si debba cambiare?

Guardi che tutti lo pensiamo. Questa è un’ottima Costituzione ma può essere rivista, per esempio il bicameralismo poteva essere modificato dando davvero una diversa funzione al Senato. Poteva essere trasformato in un organo di garanzia o nella Camera dei popoli delle Regioni. Ma non è neanche questo. Non si capisce qual sia la sua funzione.

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