Categoria : educazione, pedagogia, prosa

“La nostalgia del nonno e i misteri dell’aldilà” di Sarah Savioli

sarah-savioli“Mimi, ma il nonno Mauro perchè è morto?”
Lo temevo. Prima o poi questo discorso sarebbe arrivato.
“Matteo, il nonno è morto perchè gli si è rotto un pezzo nella pancia e i medici non hanno potuto far nulla per aggiustarlo.”
“…ma mimi,….noi ci possiamo rompere?”
“Sì tesoro. Possiamo romperci e ammalarci. Per fortuna ci sono molte persone in gamba che ci sanno curare, un pò come fa il tuo pediatra quando hai la febbre o non stai bene. Alle volte però con tutta la buona volontà non ci si riesce.”
“Mimi…ma io non voglio rompermi e morire”
“…amore, è una cosa che capita a tutti. Quando diventiamo vecchi vecchissimi e siamo così stanchi che abbiamo voglia di riposare o quando siamo tanto ammalati che anche in quel caso per noi alla fine è meglio dormire…”
“Mimi…”
“Sì, amore”
“E dopo che siamo morti? Cosa succede dopo?”
“Amore, alla fine nessuno lo sa con certezza. Ognuno però si fa una sua idea, così non è che ci sia un pensiero giusto o sbagliato. Ognuno pensa e crede ciò che ritiene sia meglio. Per esempio, nonna Laura crede che ci sia il paradiso che è un posto meraviglioso, dove vanno le persone che muoiono e dove andremo anche noi e lì ritroveremo tutti i nostri cari. Il tuo papà invece pensa che semplicemente ci si addormenti e non ci si svegli più.”
“E tu, mimi?”
” …io penso che ci alla fine ci trasformeremo…penso che pian piano un pezzettino diventerà della bella erbetta, un’altra parte un fiore, un altra un uccellino o chissà…un tricheco. Che continueremo a vivere in tante forme diverse…anche se, come tutti, non so in realtà come saranno le cose. Diciamo che mi piace pensare così.”
“Mimi…”
“Dimmi amore.”
“Io secondo me diventerò un pinguino! E tu?”
“E bè, a me piacerebbe diventare un gatto!”
A Matteo si intristisce lo sguardo.
“Sì, però mimi, se sarai un gatto e io un pinguino poi come farai a farmi le coccole?!”
“Vedrai che ti cercherò e ti troverò. E anche se sarò un gatto e tu un pinguino, troveremo il modo di essere ancora una mamma e il suo piccolino.”
“E mi farai un nido e mi coverai con il tuo pelo morbido?”
“Certo Matteo. Se le cose saranno come pensa la mamma farò del mio meglio perchè sia così…ma sai che in realtà è un pò un mistero per tutti. E su queste cose la mamma, anche se vorrebbe, di certezze non te ne può proprio dare”
La manina di Matteo stringe la mia durante questa lunga passeggiata e un silenzio dolce e delicato come un velo ci avvolge, mentre entrambi ci perdiamo nei nostri pensieri.
Una farfallina nera e gialla ci vola vicino, si appoggia un attimo sul braccio di Matteo e poi va via così com’è venuta.
“Mimi, hai visto la farfalla? Chissà…forse era il nonno Mauro che ci è venuto a salutare.”

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