Categoria : letteratura sarda

“Donna Lucia Tedde Delitala tra sacro e profano. Lotte fazionarie a Nulvi e a Chiaramonti” di Mauro Tedde

Ci sono voluti cinque anni, con in mezzo le difficoltà causate dall’epidemia Covid, ma ora lo straordinario lavoro, certosino e appassionato, di Angelino Tedde, già docente dell’Università di Sassari, Andreina Cascioni, docente di materie letterarie e Giovanni Soro, dirigente scolastico, tutti cultori di storia e letteratura, è stato finalmente dato alle stampe. Il libro, intitolato “Donna Lucia Tedde Delitala – Tra sacro è profano” è un saggio che approfondisce le lotte fazionarie a Chiaramonti e Nulvi nel primo Settecento. Un territorio, quello attorno ai due importanti centri dell’Anglona, controllato economicamente dai Delitala prima e in seguito ai matrimoni di questi con la ricca famiglia dei Tedde di Nulvi. La saga familiare principale descritta nel lavoro è appunto quella dei Tedde Delitala da cui emerge la figura di Donna Lucia, ultima degli otto figli dei nobili Andrea Tedde e Marietta Delitala, che diventa nel 1716 erede universale del vasto patrimonio familiare per volontà della sorella maggiore Maria Gerolama Tedde, sposata con il ricco figlio di don Salvatore Delitala, Giovanni Battista. Donna Lucia nacque e visse a Nulvi sino ai 21 anni poi si trasferì a Chiaramonti erede, come detto, di un immenso patrimonio. Il meticoloso lavoro d’equipe dei tre appassionati studiosi ha portato alla scoperta di una preziosa serie di documenti originali fra cui il testamento di donna Lucia (ritrovato nell’Archivio di Stato di Torino) che hanno permesso di ricostruire tutta a vicenda umana di questo personaggio divenuto quasi leggendario, le sue imprese, le alleanze con i nobili del tempo, il clero e il ceto subalterno durante i suoi quasi 40 anni (1717-1755) di egemonia sul paese. Gli storici (fra cui il Manno e il Martini) stilarono di donna Lucia un duplice ritratto, con sfumature diverse. Una combattente fazionaria, una brigante, una banditessa, persino una patriota. Dalle ricerche dei tre studiosi emerge invece che il personaggio si connota come una ardente partigiana della fazione Tedde Delitala (venne persino condannata dall’allora viceré, il marchese Gerolamo di Castagnole e di Barolo, a 5 anni di arresti domiciliari e mille scudi di penale) ma anche una donna dalla profonda religiosità, che la spinse a donare il suo palazzo e gran parte del suo patrimonio al Collegio Gesuitico di Ozieri. Altra saga raccontata nel libro è quella dei Fais Unali ovvero la storia avventurosa e non meno avvincente di Giovanni Fais, feroce bandito fazionario di Nulvi e di sua moglie Baingia o Gavina Unali (conosciuta come Chiara) chiaramontese, fedeli alleati di donna Lucia. Un lavoro che fa finalmente chiarezza su questi personaggi e sulle loro storie, spesso frutto di vere e proprie invenzioni o di biografie volutamente errate degli storiografi del tempo che mal sopportavano il coraggio, le abilità e la forte personalità di questa nobildonna del Settecento che, come scisse il viceré Rivarolo – “ricusò, finché visse, le nozze e l’amore d’un sesso di cui non sapea sofferire la superiorità”.
Il libro sarà presentato domenica 15 giugno a Chiaramonti , alle 18 nel centro culturale “Ciriaco Carru”.
Sarà presentato prossimamente anche a Nulvi all’interno della nostra rassegna “pARTEcipando 2025”.

 

 

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