Categoria : cultura

“Indirizzo di saluti del prof. Fabio Pruneri alla presentazione del saggio di Gianni Vulpes”

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Chiarissimo Rettore, carissimo prof. Brizzi, prof. Tedde e caro Vulpes,

Ho partecipato, seppure da lontano, alla faticosa redazione del volume I laureati dell’università di Sassari (1754 – 1764) di Gianni Vulpes, con introduzione del Prof. Giuseppe Doneddu e postfazione del Prof. Gian Paolo Brizzi. Faticosa per la mole di informazioni che contiene e per la lunga gestazione archivistica, non certo per l’entusiasmo e la determinazione del suo autore. Non potendo essere presente vorrei però spendere due parole come docente di storia dell’educazione per rimarcarne la notevole importanza del presente lavoro per la storia della nostre Università.

Siamo di fronte, come diranno altri meglio di me, alla scoperta di un documento unico e per certi versi fortunoso come il ritrovamento nell’archivio storico comunale di Sassari, da parte dell’autore, di un registro contenente le “feès de la aprobacione de grados”. L’eccezionalità del rinvenimento deriva dal fatto che siamo di fronte ad un unicum soprattutto per la datazione precedente alla riforma dell’ateneo da parte di Bogino.

Il testo ci mostra uno spaccato della società sarda del XVIII secolo, in particolare della sua componente intellettualmente più vivace. Dobbiamo alla perizia di Vulpes la preziosa ricostruzione della vita di ogni neo-dottore in relazione alle reti parentali, alle provenienze geografiche alle diverse condizioni sociali. L’autore, credo imbattibile in questo, ha svolto un minuziosissimo lavoro genealogico, basato su uno scrupoloso scandaglio di fonti archivistiche e bibliografiche.

Mi capita più volte di spiegare ai miei studenti l’origine peculiare della nostra università gestita dai Gesuiti e spingermi al confronto comparativo con altre università, a raccontare cioè una storia che si può vedere per immagini rappresentata nell’aula magna dove viene presentato il testo. Quello che non dicevo, ma che d’ora in avanti dovremo aggiungere, è che ben prima della riforma sabauda il nostro ateneo era un polo formativo di tutto rilievo specie se comparato alle università di media dimensione come Fano, Ferrara, Macerata, Modena, Fermo.

Nel rammaricarmi della difficoltà di conciliare il calendario dei miei impegni con la presentazione del testo ringrazio i presenti e gli stimati colleghi e offro la mia disponibilità a rivedere, com’è giusto che sia, la mia prospettiva storiografica alla luce di questo importante aggiornamento degli studi.

Casirate d’Adda, 19 giugno 2025
Fabio Pruneri Professore ordinario di Storia dell’Educazione Università degli studi di Sassari

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