Categoria : letteratura sarda

“Le università papali: mappa degli atenei romani “di Enrico Lenzi

Ventidue realtà educative a livello accademico, che con i 221 tra centri collegati e istituti affiliati diventano una presenza diffusa in tutto il mondo. È la fotografia del mondo accademico pontificio presente a Roma, che emerge dal Rapporto 2022 promosso dalla Conferenza dei rettori delle università e istituzioni pontificie romane (Cruipro) – presieduta dal rettore della Pontificia Università della Santa Croce, Luis Navarro – e che arriva a pochi giorni dall’udienza che papa Francesco vuole concedere a queste realtà educative il prossimo 25 febbraio. Un incontro che si colloca a cinque anni dalla promulgazione della nuova Costituzione apostolica sulle università e facoltà ecclesiastiche, la «Veritatis gaudium», scritta da papa Francesco.

A cinque anni dalla Veritatis gaudium

«Con questo Rapporto – si legge nella nota introduttiva – si è voluto offrire una sintesi di una realtà molto variegata dal punto di vista della conformazione istituzionale e accademica», ma tutte impegnate e pronte «per continuare ad assumersi, insieme, l’impegno della nuova evangelizzazione, formando ogni giorno e in maniera qualificata chierici, fedeli di vita consacrata e laici consapevoli della loro missione». Le 22 realtà accademiche comprendono sette università, due atenei, nove istituti e quattro facoltà. L’istituzione più antica è la Pontificia Università Gregoriana (1551), mentre quella più giovane è l’Ateneo pontificio Regina Apostolorum (1993). Nell’elenco delle 7 istituzioni che hanno il titolo di “università”, la più giovane è quella Santa Croce istituita dall’Opus Dei nel 1984, che ha nel proprio carisma il dialogo con la cultura contemporanea.

Alle università ecclesiastiche sono iscritti complessivamente (dato accademico 2021/22) 15.634 studenti che provengono da ben 125 nazioni dai cinque continenti, segno di una universalità che è nel Dna di queste istituzioni, che hanno 2.056 tra docenti e ricercatori. Solo nel corso dello scorso anno accademico sono stati conferiti 3.086 gradi accademici. Variegata anche la «proprietà» di queste realtà accademiche: ben 15 su 22 sono nate su iniziativa di singole congregazioni religiose. Le altre sono di diretta competenza della Santa Sede, visto che tra l’altro sono spesso state istituite su indicazione di un Pontefice. La disciplina più insegnata in queste realtà è la teologia, seguita da filosofia e Diritto canonico.

Le Università papali: dalla più antica alla più recente

Ma alcune di queste università pontificie sono nate con competente specifiche. È il caso, per esempio, del Pontificio Istituto Biblico, voluto da Pio X nel 1909 che ha come obiettivo «coltivare e promuovere le discipline bibliche e orientalistiche ad esse connesse. O il Pontificio Istituto di musica sacra, anch’esso promosso da Pio X nel 1910, proprio per «insegnare le disciplina liturgico-musicali sotto il pro filo pratico, teorico e storico», promuovendo il «patrimonio tradizionale della musica sacra». O il Pontificio Istituto di archeologia cristiana – creato nel 1925 da Pio XI – «per formare studiosi nel campo dell’archeologia cristiana e dei beni culturali della Chiesa ». Oppure il Pontificio Istituto di studi arabi e di islamistica, fondato nel 1926 dalla Società dei missionari d’Africa (noti anche con il nome di Padri Bianchi), che ha come finalità «promuovere la cultura del dialogo, la conoscenza reciproca e la collaborazione tra cristiani e musulmani. Tra le congregazioni che hanno istituito realtà accademiche pontificie, una soltanto è femminile: l’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, che hanno dato vita alla Pontificia facoltà di Scienze dell’educazione Auxilium Presente anche il ramo maschile delle grande famiglia salesiana, con la Università pontificia salesiana fondata nel 1940. Sono 6 le realtà nate prima del 1900: la Gregoriana (1551, retta dai gesuiti) la Pontificia università San Tommaso d’Aquino Angelicum (1577), l’Urbaniana (1622, per la formazione alla missione evangelizzatrice della Chiesa ad gentes), la Lateranense (1773), la Pontificia università Antonianum (1887, promossa dall’Ordine dei frati minori. Della famiglia francescana fa parte anche la Pontificia facoltà teologica san Bonaventura Seraphicum dei frati minori conventuali) e il Pontificio ateneo Sant’Anselmo (1887, dalle ceneri del Collegio Sant’Anselmo eretto da Innocenzo XI, e restaurato da Leone XIII. È affidato ai benedettini).

 

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