Gristolu Cristophe Thibaudeau: un francescano franco-italo-sardo a cura di Ange de Clermont

GrisL’amico e collega d’Università, che ha scelto la Sardegna come vocazione fin dalla sua giovinezza, ma che ha girato il mondo; che è vissuto per anni a Gavoi e ora vive a Siniscola;  che, tra l’altro è un raffinato scrittore e poeta, ma a lui manco questo importa; che  ha rinunciato ai viaggi per assistere la madre anziana e bisognosa di attenzioni; espone qui la sua teoria e pratica francescana.  
Questo testo è tratto dal suo diario di facebook dove sovente compone le sue prose poetiche e i suoi pensieri sparsi che non vuole assolutamente monetizzare, ma regalare gratuitamente a gli amici vicini e lontani.

Temo che sarete molto pochi, troppo pochi, a capirmi. Ma devo dire che nel corso della mia vita non ho mai avuto il gusto di accumulare soldi, di vendere, di affittare (neanche in nero…). Non capisco il gusto di “fare soldi”. Senz’altro sono un incapace. Tanta gente mi considera un essere inutile… non posso negarlo, sono negato per la piccola e grande economia… I soldi non mi hanno mai interessato. Mi piacevano i miei lavori poco retribuiti, ma che mi lasciavano mesi e mesi di tempo libero per errare nelle città, viaggiare, addormentarmi su un libro in biblioteche che parevano cattedrali… Errare nelle chiese, nelle pagode, nelle sinagoghe,nelle  moschee all’ora dell’ apertura quando si passa ancora la scopa e lo straccio… Viaggiare anche da solo nel mondo. Essere e sentirmi libero di mente. Provare a capire il mondo. Fare l’amicizia su tutti i continenti con bellissimi incontri fortuiti. Ammirare la natura sempre. Prendere un treno senza sapere dove sarei andato  a finire (sic!). Nel bene e nel male amo la vita che ho condotta, dove mi portava il vento… Ero libero si, senza moglie, senza figli. I miei  genitori erano ancora validi. Oggi,  mio padre è deceduto tanti anni fa,  e  mia madre ha bisogno di essere aiutata. Ho cambiato la mia vita, mi sono fermato. Per badare a lei la libertà ! Nei  libri, nelle passeggiate sul mare, guardando i gabbiani, i fenicotteri, liberi di volare loro. Confortato dall’amore delle mie cagne, dai gatti che ci vivono attorno… I passerotti e le tortore che vengano a mangiare quasi nella mano e che mi aspettano ogni giorno. I libri si, la poesia, i fumetti, il backgammon quando passa un amico… La cucina ! I cibi che amo sempre preparare, qualche buone bottiglia sarda. No, non ho mai amato “fare soldi”, non so neanche contare bene. Ma sono felice di non amarli, di non contare, di non accumulare… Accumulavo gli oggetti per aiutare la mia memoria storica… Una memoria sempre più labile, ma che funziona ancora davanti a un titolo di libro, un bel libro del palmo della mano che apro tra due messaggi. Facebook come messaggio con un piccolo occhio di Santa Lucia da imbottigliare e gettare in mare ! Scusate se vi ho fatto perdere il vostro tempo… Il tempo è denaro dicono in tanti, Io NO!

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