L’onnipotenza del razionalismo è fallita tra integrazione e rifiuto di essa di Ange de Clermont
I fatti di Parigi ci hanno sconvolti tutti o meglio forse i più, ma non è detto. Uccidere per un’idea, per una religione, per un’ideologia politica! Partiamo da quest’ultima. Ho avuto la rara fortuna di ricevere l’educazione e la formazione successiva ai dieci anni in un collegio di suore per cinque anni, in un seminario piemontese per un anno, in un seminario diocesano sassarese per 4 anni, in un seminario campano aperto al mondo per altri tre anni. A parte la sardità dei quattro anni sassaresi dei miei compagni, negli altri anni ho dovuto convivere prima con una bella varietà regionale settentrionale e poi con un’altra varietà meridionale. Tutto sommato è stata una bella esperienza anche se i piemontesi ci accusavano di aver scambiato il sapone per formaggio, i meridionali ci ritenevano selvaggi del tutto in quanto isolani. L’ignoranza fa questo ed altro, ma la fede ci accomunava costantemente sebbene l’identità di ciascuno fosse molto forte e i pregiudizi lo stesso. Nell’isola, a nord e a sud eravamo tutti italiani. tuttavia, i sardi restavano sardi, i siciliani siciliani, i campani campani, i piemontesi tali e quali e così si dica dei lombardi e veneti. Le differenze si notavano tra noi e a volte si sottolineavano anche bruscamente. I valori tuttavia erano condivisi e questo fatto attutiva le differenze o se vogliamo le identità regionali. Ciò premesso, tornando ai fatti di Francia, dobbiamo dire che la superbia radical-razionalista dei vignettisti era sconfinata, infatti, si ritenevano francesi e dire Francia significava dire libertà senza confini, ignorare del tutto la sensibilità degli altri ospiti francesi non macinati dalla grande rivoluzione. Chi viene in Francia si adegui e si adegui anche chi viene in Inghilterra, fatto sta che secondo studiosi seri questi modelli d’integrazione, quello francese e quello inglese sono falliti come dimostrano i luttuosi fatti prima d’Inghilterra e poi di Francia. In Italia si dice scherza con i fanti e lascia stare i santi. Noi cattolici, ad esempio, abbiamo da secoli sposato la tolleranza, per cui lasciamo che laici blasfemi sbeffeggino i nostri valori, i nostri santi, il nostro Dio. Sappiamo bene che la nostra prima vocazione è il martirio e sappiamo anche che dobbiamo lasciare che il mondo ci disprezzi. Certi islamici però sono rispetto a noi indietro di secoli e certe cose non le accettano. Non accettano agevolmente, per esempio, che si sbeffeggi Maometto e tanto meno Allah. Alla solfa del disprezzo blasfemo, irriverente, satanico non ci sono abituati e passeranno secoli prima che si abituino anche se gli europei sono disposti a dar loro la patente nazionale da più generazioni. Certi islamici non hanno fatto ancora il callo a subire il disprezzo della loro religione che considerano al di sopra di ogni valore, quello della vita compreso. Noi europei mettiamo pure al di sopra di tutto il valore della vita e poi possiamo mettere la dignità, il lavoro, la libertà e infine la religione. Certi gruppi islamici mettono al di sopra di tutto la religione e poi tutto il resto.
Siamo addolorati e inorriditi alla visione di quegli otto giornalisti chiamati per nome e giustiziati, siamo smarriti di fronte a fatti del genere che però, purtroppo, avvengono e avverranno finché la sensibilità della ragione non sarà capace di non superare certi limiti di onnipotenza. I romani che stupidi non dovevano essere e che popoli ne governarono parecchi dicevano: est modus in rebus ultra citraque nequit consistere rectum.
Liberissimi tutti i vignettisti del mondo di sbeffeggiare tutto quello che vogliono, ma anche capaci di capire che all’ubriacatura della ragione bisogna porre dei limiti, magari di convenienza. Libero di dire al mio vicino di casa che è un gran cornuto, ma prima di dirglielo debbo pur pensare alle conseguenze.
Che la terra vi sia lieve cari “eroi” del libero pensiero, ma con un pò di attenzione avreste potuto essere ancora tra noi che di voi avevamo stima anche se avete sempre sbeffeggiato il buon Dio ebreo.cristiano, la Vergine Maria nel suo parto verginale e il nostro buon pontefice che ora non può che pregare per voi.
Se la politica è l’arte del buon governo e del buon vivere, la sensibilità è l’arte di scherzare coi fanti e di lasciar stare i santi. L’onnipotenza sbracata e irriverente della ragione ha già fatto troppi danni e ciò che è peggio è che continuerà a farne. L’arresto e la conseguente condanna dei “fanatici” è atto dovuto come dovuto è il rispetto della vita umana, ma da troppo tempo il mondo va così. Pensiamo a quanti islamici moderati e a quanti non islamici che pure sfileranno nelle piazze di Francia in cuor loro diranno:- Questi vignettisti, la morte se la sono davvero cercata!.-
Noi non siamo d’accordo, ma i fatti parlano chiaro.