Osilo dai villaggi medievali intorno al Monte al castello basso medievale, al borgo, alla cittadina seicentesca di Angelino Tedde

Antonio Loriga, Osilo. I.  Dalle origini alla pievania. Storia e documentazione, Istituto Superiore di Scienze Religiose di Sassari, Nuova Stampa Color, Muros (Sassari) 2011 pp. 412.

Unknown-1Antonio  Loriga, canonico turritano di nascita e di residenza di Osilo, rettore dell’I.S.S.S. R. di Sassari non è nuovo a pubblicazioni riguardanti la Diocesi di Sassari come è possibile vedere leggendo l’ampia bibliografia che qui  cerchiamo di presentare. Nemmeno Osilo è un paese che per le sue vicende storiche è oggetto di studio per la prima volta, ma sia per la sua importanza strategica di Castello dei Malaspina in epoca medievale sia per la sua eccellenza religiosa per la presenza della collegiata che ha visto uscire dal suo seno uomini illustri come il canonico teologo Antonio Manunta, in questo blog illustrato da Giovanni Spano, il teologo Maurizio Serra anche qui illustrato da un articolo e la pubblicazione del Manuale per le scuole normali elementari, sia dal teologo Francesco Liperi Tolu, autore di un’opera su Osilo che indubbiamente ha ispirato il Nostro nel vasto approccio alle vicende antiche,  medievali, di epoca moderna e contemporanea su Osilo. Diciamo pure che l’autore del libro non è caduto su un deserto, ma su un campo fruttuoso da cui ha potuto attingere ampiamente per un verso mentre per l’altro verso ha consultato una varietà di fonti archivistiche.

 Concordo con quanto ha scritto in proposito Franco G.R. Campus del volume e in particolare che   l’autore  oltre che ispirato dal Liperi Tolu, a distanza di un secolo, tenendo conto del progresso delle scienze storiche , ha teso a riscrivere un’opera rinnovata e adeguata alle nuove ricerche scientifiche. Risalta subito che il lavoro non è stato portato avanti frettolosamente, ma con grande ponderazione nel corso dell’esistenza dello studioso, per cui ne risulta vasta, profonda e problematica, direi quasi contrassegnata da una pignoleria che a tratti sembrerebbe soffocante, per il lettore che va alla ricerca di certezze in ambiti in cui non si possono avere certezze come per il periodo antico, alto e basso medioevale e nella stessa genealogia dei castellani che ad Osilo si sono insediati  dal 1321 al  1353,

L’opera è divisa in sette capitoli: la curatoria montese e i suoi borghi antichi; da Augosulum  ad Osilo: un borgo progressivo e in cammino; il castello dei Malaspina: il vetusto “maniero” e la prima Baronia; la roccaforte nel ‘300: I Malaspina, gli Aragonesi e gli Arborensi; dalla seconda Baronia alla Contea:gli Aragonesi, gli Spagnoli i Savoia;dalle chiese alle rettorie: il territorio e i suoi numerosi luoghi di culto; dalle rettorie alla pievania: le antiche parrocchie e la primaziale.

Segue una folta letteratura sulle fonti inedite e su quelle edite, sui Condaghi e la ricca bibliografia peculiare su Osilo. Le note a pie’ pagina sono 1323, tutte ampie e profonde.

Si tratta indubbiamente di un opera magistrale sui demi prima e su un antico borgo , in cui ferveva l’operosità dei castellani, seguita dall’intensa attività di evangelizzazione cristiana del territorio  come dimostrano i numerosi luoghi di culto, molti dei quali ancora esistenti e certamente restaurabili e di gran pregio come beni culturali. Nella conclusione l’autore ci annuncia il secondo volume in cui grande spazio verrà dato alla collegiata su cui abbiamo accennato. Spero non solo alla collegiata, ma anche ai numerosi letrados e studiosi e uomini d’impegno sociale e religioso ai quali Osilo ha dato non solo i natali, ma direi anche il DNA dell’ingegno acuto e profondo che i nativi del borgo situato a 615 metri sul livello del mare, ricco di attività agropastorale e un tempo anche artigianale, hanno ricevuto quasi premio ad una vicenda storica lunga, movimentata, varia  e per tanti versi con ottimi esiti nonostante le peripezie a cui sono andate incontro gli abitanti dell’Isola.
Ultima osservazione. Oggi si usa compilare gli studi concerneneti le vicende dei nostri paesi e città utilizzando per le varie discipline gli specialisti di numerosi settori, Antonio Loriga, grazie anche alle peculiari ricerche portate avanti da vari studiosi osilesi e non sul paese, ha saputo dare corpo ad un’opera unitaria servendosi brillantemente dei risultati scientifici raggiunti parzialmente dalle varie discipline della cosiddetta nuova storia.

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