I cinque polli del pollaio di Centro- Sinistra. Riflessioni di Ghigno di Tonca

L’aspettativa della fine di Berlusconi o per meglio dire dei tre polli del pollaio di Destra (Berlusconi, Bossi, Fini) o più semplicemnte del  governo BEBOFI pervade gl’italiani più chiassosi e caciaroni, i media correlati: Corriere della Sera, Repubblica, Mattino di Napoli e Messaggero di Roma (in conto suocero di Casini), il Secolo XIX di Genova (in conto Fini), e tutte le altre frattaglie provinciali ad essi collegati; aggiungiamo anche il TG3 dell’affascinante Bianca Berlinguer, spazi del TG 2 (la coppia Santoro-Travaglio con il resto dell’ammucchiata), La7 del Tronchetti Provera, le frattaglie delle TV Sky del santo Sinistro denaro Murdoc, i 30 giornali provinciali del mite e san Carlo De Benedetti, patrono della Sinistra, (sta costruendosi a Dogliani il mausoleo defuntorio)  e non perdiamo tempo a contare cetera media tubarum settimanali e altri periodici.Di fronte a questi TG1, Canale 5, Italia 1, Rete 4, e altre frattaglie su Sky sono bazzecole. Eppure in Italia non c’è libertà di stampa a sentire gli exagitati del centro-sinistra. Per fortuna la maggioranza degl’Italiani non legge, non vede la TV e non ascolta la radio perché in tutt’altre faccende affaccendata. Pensate ai cacciatori, ai pescatori, alle tifoserie, ai religiosi, alle monache di clausura, agli ammalati, ai moribondi, ai naviganti, ai volontari (11 milioni), agli anziani autosufficienti e degenti (il 25% della popolazione) che non pensano a leggere, che si rompono i timpani per queste manifestazioni, o a quelli che prima di morire vogliono trovare l’ultima morosa. Uno crede di parlare agl’italiani e poi scopre che appena il 20% li ascolta, posto che la TV non venga tenuta accesa per farsi coraggio e per conciliare il sonno. La più beffarda vendetta degli utenti come reazione al circo senza cavalli delle piazze d’Italia, delle Università, dei Lavoratori con la L maiuscola, perché tutti gli altri li campa Babbo Natale! 

A questi si aggiungano le piazze, le scale, i tetti delle Università dove ci auguriamo come risultato un piccolo baby boom. Non contiamo le piazze d’Italia, particolrmente quelle romane. In Italia c’è crisi, i giovani sono disoccupati, i centri sociali vigoreggiano, ma a tutte queste galline del pollaio chiassoso chi dà i soldi per i viaggi? E i giovani universitari fanno la moltiplicazione dei pani e dei pesci? Come mangiano, il loro affettuoso lavoro avrà pure bisogno di qualcuno che dia loro da mangiare. Miracoli d’un’Italia che, a livello europeo e internazionale, è stimata economicamente virtuosa, ma in patria peggiore di una delle tante escort stagionate attribuite a Berlusconi.

Ipotizziamo che finalmente il tiranno cada e pensiamo al nuovo governo e al nuovo pollaio di centro-sinistra, (morto di fame), con almeno cinque galli per la bisogna. Osiamo chiamare questo governo CAFIRUBEDIPI, ditemi voi, si son beccati in tre che cosa combineranno in cinque? Pensate che periodicamente CA non litigherà, sempre per le galline, con FI e RU non litigherà con BE dal quale si è allontanato con sdegno? E credete che il senzacongiuntivi DIPI non “budderà le chiaffi” nel Tevere?  Ma l’Italia, miei pazienti lettori, è fatta così: prima si abbattono le case logorate dal tempo e poi si costruiranno le nuove e nel frattempo si abbaia alla luna, povero incolpevole astro, privo di orecchie che sicuramente di tutta questa cagnara non capirà niente e continuerà il suo ciclo fino alla sfinimento.

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