I maturati di Chiaramonti dopo cinque anni di formazione in vari istituti di Sassari e provincia a cura di Angelino Tedde

La maturità classica, scientifica, tecnica o artistica o di altro orientamento è una tappa importante nella formazione scolastica dei nostri ragazzi che, entrati adolescenti alle superiori, vengono fuori giovani di 18 e 19 anni. Gli esami di stato sui quali ogni governo pare debba obbligatoriamente esercitarsi, per fortuna o sfortuna dei candidati, sono sempre difficili e creano patemi d’animo che non possono evitarsi, visto che la Costituzione li impone.

D’altra parte siamo ritornati alle commissioni composte da professori esterni. Come commissario interno di italiano feci un’esperienza in due licei cittadini abbinati per l’occasione. Ricordo che il presidente, proveniente dal continente, più che moderare, essendo oriundo sardo, amava dedicarsi alle cene con i compatrioti, mentre una tremenda e arcigna commissione venne dalla Liguria e dal Piemonte. La professoressa di greco e di latino era pure una ligia protestante, quella di filosofia aveva una preparazione universitaria. Dei candidati furono dichiarati non maturi una discreta percentuale. Il compito di latino fu un disastro e quello di greco meglio non parlarne. Dovetti usare tutte le mie buone arti per cercare di evitare una catastrofe e, almeno in parte, vi riuscii. Ricordo che li portai fino in Barbagia nei giorni liberi da esami, a notte fonda, e per un tratto fummo pure seguiti da qualcuno. Inutile dirvi il terrore di questi esaminatori, oltretutto perché io calcai la mano, raccontando di rapine e di banditi.
A quei tempi gli scritti erano corrispondenti alle materie insegnate e non certo pochi e si bocciava senza misericordia e si davano voti abbastanza bassi.
L’anno successivo feci parte come professore esterno della maturità scientifica di due centri della provincia abbinati per la maturità e anche qui fu una lotta per neutralizzare le raccomandazioni che arrivavano da destra e da sinistra.

Ricordo un presidente che parteggiava per i candidati di un centro e  voleva esercitare la severità a scapito dei candidati dell’altro centro, bocciandone un certo numero. Siccome a mio avviso, sulla base degli elaborati, le differenze tra gli uni e gli altri erano inconsistenti, mi battei con successo perché non si facessero parzialità.

La prima e la seconda esperienza furono sufficienti  per non inoltrare annualmente la domanda per gli esami di maturità.

Tornando ai nostri bravi giovani  ecco i gloriosi nomi dei nostri maturati, che speriamo tengano alto il buon nome di Chiaramonti in qualunque università si iscrivano. Per il rispetto della privacy evitiamo di pubblicare i voti che sono stati variegati partendo da cento e lode, a cento e giù di lì.
Presso il Liceo Scientifico Giovanni Spano si sono maturati:
FRANCESCO DETTORI, GIUSY FUMERA, SIMONE UNALI.
Presso il Liceo di Scienze Umane Margherita di Castelvì:
DANIELE MORETTI, SILVIA RUZZU, ANGELO FAZZI.
Presso l’istituto alberghiero:
ROBERTA SECHI,VIRGINIA TOLIS.
Presso l’Istituto tecnico Industriale Angioy:
MATTEO RUIU, STEFANO PINNA.
Presso l’Istituto Agrario Pellegrini di Perfugas
MATTIA PILERI.
A tutti faccio gli auguri di una scelta oculata del corso di laurea.

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