Categoria : versi in italiano

La presenza di Dio negli scrittori sacri di Ange de Clermont

imagesIn sul fare del mattino
ho riletto con piacere
uno studio sul divino
meditare, con dovere,

la presenza del Signore.

Nella pia meditazione
chi vuol stimolar l’Amore
in due modi si propone.

images-1C’è chi pensa a Dio infinito
all’essenza del Creatore
senza forma e senza ordito
come Oceano d’amore.

Senza volto e senza vesti
il Suo Spirito si espande
nell’intuito tu resti
ed affetti a Lui tu mande.

Circonfuso dall’Eterno,
assorto nell’Infinito,
sei rapito dall’interno
con il tuo pensare ardito.

images-2 Tu non senti tu non vedi
quasi resti senza soma
nella pura essenza siedi
come scrisse Santo Toma.

Nel suo spirito infinito

quasi Oceano di luce

tutto intero sei rapito

che lo meditare induce.

Il secondo atteggiamento
del tuo ardente meditare
è preso dal sentimento
e dalla vision del mare.

images-3Dio assume le sembianze
del suo Figlio prediletto
nelle varie circostanze.
Ora pensi al Pargoletto

che vagisce nella paglia,

ora pensi all’oliveto
dove giunse la sbirraglia
per rapirlo con dispetto

images-4 e portarlo ai sacerdoti
che decisero furenti
senza cuore senza voti
di rinviarlo ai potenti

perché fosse appeso in croce.
Ora pensi a Cristo apparso
e alla sua sonante voce
al gran Paolo di Tarso.

images-5Tanto il primo che il secondo
meditare dei buon novizi
hanno avuto spazio al mondo
per star lontani dai vizi.

Volge il tempo volge il mondo
I pensier volgon del sacro
Ciò che conta è che il profondo
Porti l’uomo al suo a lavacro.

Ange de Clermont

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