Categoria : memoria e storia

Santa Maria de aidos: s’iscobiu de su coju – di Ange de Clermont (italian , français)

Il 31 agosto del 1961, io venticinquenne e la mia ragazza appena diciottenne, decidemmo di far conoscere alla comunità paesana che c’eravamo fidanzati. Il modo più semplice  per farlo fu quello di prenderci per mano, uscire di casa, e attraversato lo stradone, il luogo d’incontro più frequentato del paese,  ci unimmo alla sparsa schiera che dal paese,  s’incamminava  verso Santa Maria de aidos, una chiesetta distante forse due chilometri dal centro abitato,  nascosta da una corona di querce secolari e con l’ultimo tratto di strada acciottolata in pendenza a duecento metri dalla chiesa.   La gente, nel percorso paesano e campestre, ci guardava e mormorava: “Quei due sono A.  e  D., allora è vero che si sono fidanzati!”. La voce si era sparsa nel paese fin da quando cominciammo a frequentarci con molta discrezione. A forza di vedermi passare troppo frequentemente davanti al negozietto di Alimentari & Coloniali  i vicini,  avevano iniziato a dubitare della storia d’amore con la mia ragazza che svolgeva le mansioni di commessa nel negozio. D’altra parte a quei tempi non era facile frequentarsi tra giovani e signorine e quella che sarebbe diventata mia suocera, appena quarantenne, avendomi sorpreso per ben due volte nel negozio durante i miei modesti acquisti, mi aveva cortesemente invitato a girare al largo, perché la ragazza era ancora troppo giovane e  non voleva chiacchiere in giro. A quest’invito, per la verità, feci orecchie da mercante e continuai a visitare la bella ragazza che stava dietro il bancone a servire la clientela. Un bel giorno avevo preso il coraggio a due mani e mi ero recato dai genitori per chiedere di frequentarla. Il diniego di mia suocera fu netto: la ragazza era troppo giovane e non stava pensando al matrimonio. Non desistemmo e facemmo di tutto per continuare a frequentarci, a scriverci dei bigliettini, servendoci di una cuginetta come postina, finché i miei futuri suoceri si arresero. Non erano tempi di vacche grasse per chi aveva sei figli e quindi niente feste di fidanzamento o scambio di anelli, se non quelli che si usavano allora, di fede e di amicizia.

In fondo la plateale notizia di fidanzamento la demmo col sistema tradizionale in uso in paese. Ai principi della novena per la festa delle Marie, Santa Maria Bambina, ci si recava mano nella mano alla chiesetta campestre, costruita per la protezione degl’ingressi (aidos) alle proprietà dei compaesani e protettrice  dei giovani fidanzati. Si era ancora al tempo della netta separazione dei sessi anche nella scuola elementare, immaginiamoci nelle poche scuole medie esistenti in qualche paese più grosso o nelle scuole superiori. Dovevano passare otto anni per la rivoluzione culturale del ’68 e almeno altri venti perché anche nei centri rurali la gente si abituasse molto lentamente a veder chiacchierare in pubblico un ragazzo con una ragazza. Occorreva fidanzarsi, ma anche dopo il fidanzamente, non era permesso uscire da soli e bisognava essere accompagnati da un fratello o da una sorella che doveva stare appiccicata ai due accompagnati per evitare eventuali effusioni pericolose. Così anch’io e la mia futura consorte, il giorno, insieme a Lucia e a Cinneddu, a Teresa e a Giuseppe, Pina e Gigino e  a numerosi altri neofidanzati, frequentando la novena mano nella mano facemmo sapere al paese la notizia del nostro fidanzamento, in sardo semplicemente iscobiare su coju, svelare il fidanzamento.

Foto di Mario Unali

Qualche giorno fa come di consueto si è celebrata a Santa Maria de aidos la festa di Maria Bambina. La statua della Vergine è stata collocata all’aperto, al lato della chiesa, sull’altare in cui si è celebrata la Santa Messa, mentre i fedeli, grandi e piccoli, ma nessuna coppia di fidanzati, si assiepavano intorno e partecipavano al rito. L’unico fatto che ha richiamato la festa dei giovani è stata la presenza delle obriere adolescenti che, dopo essere passate a chiedere offerte nel paese, hanno curato la novena e la festa, ed offerto a conclusione delle cerimonie un invito a base di pane  e salumi e una sovrabbondanza di dolci e bevande analcoliche, soltanto per gli adulti qualche bicchiere di buon vino. La festa del disvelamento dei fidanzamenti è però del tutto scomparsa. I ragazzi e le ragazze del paese si frequentano normalmente: la separatezza tra i sessi è finita, sono finiti anche i fidanzamenti ufficiali, e in parte anche i matrimoni che hanno lasciato il posto alle convivenze con tutte le conseguenze negative in caso di separazione, di morte di uno dei conviventi. Parecchi matrimoni si celebrano in Comune soltanto. Anche questo nostro centro rurale si è secolarizzato. Le tradizioni tendono a scomparire e il vecchio mondo contadino è  custodito nella memoria degli anziani che, una volta passati a miglior vita, si porteranno via per sempre un mondo sobrio di beni, ma che non mancava di poesia e di valori profondi.

Sono trascorsi 50 anni dal settembre del ’61, ma sembra un secolo e in noi ormai anziani la nostalgia di quei tempi si fa struggente.

Eri gioiosa
come la primavera
dolce fanciulla
dagli occhi sognanti.
Camminavi spedita
dandomi la mano.
Sorridevi ai passanti
ed avanzavi
come una regina
verso Santa Maria
de Aidos tra le querce.
Il mormorio della gente
si fece come lo scampanio
di un gregge pascente.
Ecco i fidanzati nuovi!
E tu Santa Maria Bambina
ci accogliesti con il sorriso
augurandoci amore
sapendo bene
che ad esso
s’accompagna
il dolore
in questa vita breve
che rapida
è passata
come
una giornata.

Après tout, les nouvelles dramatiques de l’engagement donné par  système traditionnel en usage dans le pays. Les principes de la neuvaine  pour la fête de Marie, le Saint Infant Marie était d’aller la main dans les mains chez l’église rurale, construite pour protéger des intrants (AIDOS) du villageois et les  saint patron des jeunes amants. Il était encore au moment de la  séparation claire entre les sexes même à l’école primaire,  imaginez dans les quelques écoles existant dans certains  pays ou dans les grandes écoles. Ils ont dû passer huit  années de la révolution culturelle de ’68 et au moins vingt  parce que même dans les zones rurales, les gens s’habituent un grand nombre  lentement pour voir un garçons de parler en public avec une  fille. Nécessaires pour être engagé, mais même après l’engagement, ils n’ont pas été autorisés à sortir seuls et doivent être accompagnées  par un frère ou une sœur qui a dû être collé à  deux ensemble pour empêcher tout épanchement dangereux.  Alors moi et ma future épouse, le jour, avec  Lucie et Cinneddu, Teresa et Joseph, et Pina et Gigino  nombreuses neofidanzati autres, assister à la neuvaine en main  Nous n’avons la main à la campagne les nouvelles de notre engagement, en sarde tout simplement iscobiare su coju, révélant la  engagement. Il ya quelques jours comme d’habitude, a été célébré à Santa Maria  aidôs de la fête de Maria Bambina. La statue de la Vierge  Nanny placés à l’extérieur, à côté de l’église,  l’autel où il célèbre la messe, comme les fidèles, quelques grandes et petites, mais pas engagée, étaient bondés  autour et a participé dans le rituel. Le seul fait qui a attiré  Le Festival de la Jeunesse a été la présence de Obriere  adolescents qui, après avoir été offert dans le passé pour demander  pays, a pris soin de la neuvaine et la fête, et a offert de conclusion de la cérémonie une invitation à base de pain et de saucisson et de  une pléthore de bonbons et de boissons gazeuses, uniquement pour  adultes d’un verre de bon vin. Le festival  dévoilement des engagements n’est pas entièrement disparu. Les  garçons et filles du village est normalement assister: le  séparation entre les sexes est plus, fini aussi  engagements officiels, et les mariages qui ont également  façon donnée à la cohabitation avec toutes les conséquences  séparation de négatifs dans le cas, la mort d’un ménage.
Beaucoup de mariages sont célébrés dans la ville uniquement. Cela a également  Notre centre rural a été sécularisé. Traditions tendent à  disparaissent et le vieux monde rural est de rester à  dans la mémoire des anciens qui, une fois passé à une vie meilleure  vous serez toujours un moyen pour le monde sobre des biens, mais pas  manquait de poésie et de valeurs profondes.  50 ans ont passé depuis Septembre ’61 d’, mais il semble un siècle, et maintenant en nous la nostalgie de ces vieux jours.

Vous Déchirante.
Vous avez été joyeuse
comme le printemps
fille douce
yeux rêveurs.
Marche rapide
me donner un coup de main.
Sourit aux passants
et avancé
comme une reine
à Santa Maria
Aidos de parmi les chênes.
Le murmure du peuple
Avez-vous aimé les cloches
un pâturage troupeau.
Voici les nouveaux petits amis!
Et vous, sainte Marie Enfant
vous nous accueillir avec le sourire
souhaitant l’amour
sachant
pour le
accompagnés
la douleur
dans cette courte vie
rapide
est passé
comme un jour.

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