Categoria : politologia

I tre dell’Ave Maria sistemano l’Italia: il commesso viaggiatore morrà?! di Ghigno di Tonca

Casini

Eccoli quelli del   trio Cafiru, quasi sessantenni, benestanti, ma pitocchi di fronte all’opulenza di Berlusconi. La loro alleanza trinitaria li prepara ormai ad abbattere il tiranno. Sono allegri, col sedere su notevoli certezze (pensate al suocero di Casini con il Messagero di Roma e con il Mattino di Napoli e altre frattaglie di quotidiani provinciali, pensate alla pacchia degl’immobili della compagna di Fini, il più misero fra i tre sembra Rutelli, ma non tanto, date le ascendenze), questi tre cavalieri  il 14 dicembre , San Fortunato, hanno deciso con il 317, numero da cabala biblica (il 3 trinitario, l’1, l’unicità divina, il 7 con l’aggiunta di altri due 7 fa 777 , simbolo della divinità come il 666 logo satanico). L’importante per questi tre giovanotti avanzati, è quello di abbattere Berlusconi, poi si vedrà se davvero la loro smodata ambizione li condurrà al Sinai o alla valle di Giosafat con il popolano Diddietro, il pacioccone Bersani e tutte le altre piccole derive dell’isola a tre punte.  Come si comporteranno i Piddini con questi tre dell’Ave Maria? Senzacongiuntivi vuole subito le elezioni come il Despota abbattuto, d’accordo con l’Insubro barbaro. Non abbiamo considerato il neutro Vendola, che ha un un uzzolo di genio superiore a tutti: gli arrestano l’intera giunta e vince le elezioni! E quale sarà l’atteggiamento del dotato etrusco Renzi tra i famelici Piddini? Che cosa possono combinare insieme un cattolico d’ideologia (che predica bene e razzola male) come Casini, un ateo dichiarato come Fini, che guarda con fervore sia all’eutanasia sia al matrimonio gay e goy? Come si colloca l’ex giovane cattolico, passato nelle varie temperie radicali e verdi, come Rutelli, oggi ridiventato cattolico e presidente dell’API (Association Pirlation of Italy)?

Teoricamente, come polo di attrazione dell’ormai sfilacciata comunità italiana, potrebbero attrarre a sé tanti elettori, ma praticamente da un uomo che soffre di astinenza da potere (non economico e giornalistico) come Casini e che ha sentito ribollire i glutei sulla stessa poltrona della Camera per 5 anni, che cosa ci si potrebbe attendere e dal collega di poltrona camerale Fini, espressione della più algida e  stolida infedeltà al capo, chi si potrebbe fidare? Che dire poi dell’altalenante Rutelli, bello, ma come tutti i belli a rischio di fragilità? Diamo inizio in  un contesto internazionale turbolento ad un’avventura che Napolitano (cant’ si bell’ a cavall’a nu camell’) potrà cementare o quale sole quirinalizio liquefare! Mamma, che nostalgia da prima Repubblica, finalmente ognuno dei 4 eventuali partiti del futuro governo potrà puntare i piedi e far sentire le turbolenze di sotto. Al Venditore vogliono far fare la fine del commesso viaggiatore, con l’allegrezza dei più chiassosi gestori della Rai (Santoro con la giovane Travaglio, Floris con quel sorriso da ebete, Fazio da chierichetto casto, finto scandalizzato dall’etera vajassona torinese) ai quali mancherà il pane quotidiano dello sberleffo a Berlusconi. Si preparino ad una lunga Quaresima, con la banda dei Quattro CAFIRUBE al governo, c’è poco da celiare. Ne vedremo delle belle e sentiremo tante balle! Ma i nostri padroncini della RAI perderanno quota con evidente rischio di suicidio collettivo nella monnezza napoletana.

Rutelli

E se però, il 14 dicembre, i peones parlamentari, in procinto di smobilitare da Camera e Senato, una volta tanto, si ribellassero e decidessero di non far cadere il governo, dopo un ispirato discorso di Berlusconi? Per due anni e mezzo la pensioncina viene dimezzata! Con 5 anni di culattaccato allo scranno di una delle due camere la vecchiaia incipiente viene nobilitata.

In quest’Italia di cantanti, musicanti, venditori, maghi, eminenze grigie, sciuscià, piccioccheddus de creobi, pizzi pizzoni televisivi può capitare di tutto anche ai più trasparenti degli uomini politici come Ciampi e Conso!

Fratelli d’Italia/l’Italia s’è desta/ con l’infido  Fini/ s’è rotta la testa.

Dov’è la Vittoria?/in mano a Cafiru /Berlusca la cerca/ma becca il Tapiru!

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